giovedì 31 dicembre 2009

Cosa ricorderemo del 2009


Cosa ricorderemo del 2009. (tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/2009)

GENNAIO
1º gennaio: Bangkok, tragedia al veglione: 61 morti tra le fiamme.
La Repubblica Ceca assume la Presidenza di turno dell'Unione Europea.
La Norvegia legalizza il matrimonio omosessuale.
2 gennaio - L'esercito dello Sri Lanka si impadronisce di Kilinochchi, capitale delle Tigri Tamil. Il conflitto ha causato 11.144 morti nel 2008.
7 gennaio - La Russia chiude la fornitura di gas all'Europa attraverso l'Ucraina, a causa di un contenzioso tra le due nazioni.
20 gennaio - Giuramento a Washington di Barack Obama come 44º Presidente degli Stati Uniti, davanti a oltre 2 milioni di persone.
27 gennaio - Fiducia definitiva al decreto anti-crisi del Governo Berlusconi IV.

FEBBRAIO
1º febbraio:
111 morti carbonizzati nell'incendio di un'autocisterna in Kenya.
Si insedia Kyrill, nuovo patriarca di Mosca, primo dell'era post comunista.
2 febbraio - Il Monte Asama erutta provocando 13 terremoti.
7 febbraio - Il Governo Berlusconi IV emana un decreto legge per bloccare la sospensione dell'alimentazione forzata di Eluana Englaro, non firmato dal Presidente della Repubblica perché ritenuto in contrasto con la prassi costituzionale. La donna morirà il 9 febbraio.
8 febbraio - Il popolo svizzero, con referendum, approva il rinnovo dei Bilaterali con l'UE e la sua estensione a Romania e Bulgaria.
16 febbraio - Ugo Cappellacci vince le elezioni regionali in Sardegna del 2009. A seguito di ciò, il leader del PD Walter Veltroni si dimette. Gli succede Dario Franceschini.
17 febbraio - Condannato a 4 anni e 6 mesi l'avvocato inglese David Mills per corruzione in atti giudiziari, che, nella sentenza del 19 maggio, risulterà essere stata perpetrata da Silvio Berlusconi.
22 febbraio - Marco Carta vince il Festival di Sanremo; nella categoria "Giovani proposte" si aggiudica il premio la cantante Arisa.
24 febbraio - A villa Madama, Berlusconi sigla con il francese Sarkozy un accordo per la costruzione in Italia, nei prossimi dieci anni, di quattro centrali nucleari di terza generazione.

MARZO
4 marzo - Il presidente del Sudan Omar Hasan Ahmad al-Bashir è incriminato dalla Corte penale internazionale per crimini contro l'umanità. Per la prima volta è emesso un mandato di cattura nei confronti di un capo di Stato nell'esercizio delle sue funzioni.
17 marzo - In Madagascar con un colpo di stato, avendo dalla sua parte l'esercito, Andry Rajoelina prende il potere.
27 marzo - Con il primo congresso, si fonda ufficialmente come unico partito il Popolo della Libertà.

APRILE
2 aprile - Meeting del G20 a Londra.
6 aprile - Una scossa di terremoto di 6,2 gradi della scala Richter fa tremare la Provincia dell'Aquila alle 3:32 causando 308 vittime, 1500 feriti, 65000 sfollati e il crollo di molti edifici. Il 10 aprile si celebrano i funerali di Stato; il 23 aprile il CdM sceglie L'Aquila come nuova sede del G8 2009; il 28 aprile Papa Benedetto XVI si reca sulle macerie di Onna.
22 aprile - Approvato in Italia il dl sicurezza con nuove norme sul reato di stupro, introduzione del reato di stalking.
24 aprile - Ha inizio la pandemia influenzale del 2009, che si diffonderà dal Messico al resto del Mondo, provocando migliaia di morti.
28 aprile - A Torino, il Po inonda i "Murazzi"; ad Alessandria, evacuate 6000 persone per lo straripamento dei fiumi.
29 aprile - Diventa legge in Italia il federalismo fiscale.
30 aprile: Barack Obama annuncia uno storico accordo tra la Fiat di Sergio Marchionne e Chrysler.

MAGGIO
6 maggio - La Croce Rossa Internazionale denuncia più di 100 vittime civili causate da un bombardamento statunitense nella provincia di Farah in Afghanistan. Tre giorni prima una tredicenne era stata per errore uccisa dai soldati italiani.
17 maggio:
Giornata Internazionale contro l'Omofobia.
Si arrendono le Tigri Tamil dopo 25 anni di guerra civile in Sri Lanka.
25 maggio - La Corea del Nord afferma di aver condotto dei test nucleari.

GIUGNO
1º giugno - Un volo Airbus A330-200 dell'Air France decollato da Rio de Janeiro per Parigi si disperde nell'Atlantico con 228 persone.
4 - 7 giugno - Elezioni europee e amministrative italiane; contemporaneamente si costituiscono le province di Monza e Brianza (Lombardia), Fermo (Marche) e Barletta-Andria-Trani (Puglia). I risultati danno in calo i due partiti maggiori, PD e PDL (che comunque ha ancora la maggioranza relativa), e in grande aumento la Lega Nord e l'Italia dei Valori.
13 giugno - Mahmud Ahmadinejad è riconfermato Presidente dell'Iran. Gli oppositori accusano i brogli e sorgono nel Paese manifestazioni e instabilità.
21 giugno - Quorum lontano per i tre referendum sulla legge elettorale. Vota solo il 23,4%; si raggiunge il minimo storico.
29 giugno: Viareggio, alle ore 23:48 deraglia treno merci con 14 cisterne di Gpl, una esplode causando crolli e incendi nelle case nel raggio di 200 metri, il bilancio è di 32 morti e 23 feriti.
30 giugno - Un Airbus A310 della compagnia Yemenia Air con a bordo 153 persone precipita nell'Oceano Indiano, unica sopravvissuta una quattordicenne.
- Giochi del Mediterraneo a Pescara

LUGLIO
1º luglio - La Svezia assume la presidenza dell'Unione Europea con Fredrik Reinfeldt.
2 luglio - Nuovo ddl sulla sicurezza del Governo Berlusconi IV, che introduce tra le altre norme il reato di clandestinità e la possibilità d'istituzione di ronde di guardie civili.
7 luglio - A Los Angeles si svolgono i funerali e la commemorazione pubblica della popstar Michael Jackson.
8 - 10 luglio - Summit del G8 a L'Aquila, in Abruzzo.
23 - 24 luglio - Una serie di devastanti incendi boschivi colpisce la fascia mediterranea dell'Europa, vittime dalla Sardegna alla Spagna.
30 luglio: Nigeria: 600 morti in 5 giorni in scontri tra il Governo e la setta fondamentalista islamica Boko Haram.

AGOSTO
1º agosto: Vengono bruciati vivi 7 cristiani, tra cui 4 donne e un bambino, dagli estremisti islamici in Pakistan.
15 agosto - Il passaggio del tifone Morakot sull'isola di Taiwan provoca almeno 120 morti.
18 agosto - Vengono scoperti dei liquami vicino alla Grotta Azzurra di Capri.
21 agosto - Altra tragedia nel Canale di Sicilia, si sospetta la morte di 73 migranti.
22 agosto - Vinti a Bagnone 147,8 milioni di euro, la cifra più alta in assoluto della storia del Superenalotto e di tutte le lotterie italiane. La vincita è anche la seconda più alta a livello europeo e la quinta a livello mondiale. Questo è anche il maggior premio al mondo vinto da una singola persona.
27 agosto - Un comandante dell'ONU dichiara terminato dopo sei anni e con 400000 vittime il conflitto del Darfur.
30 agosto - Dopo quasi mezzo secolo di governo liberaldemocratico, il Partito Democratico Giapponese di Yukio Hatoyama conquista la maggioranza assoluta in camera bassa.

SETTEMBRE
17 settembre: 10 civili e 6 paracadutisti italiani del 186º Reggimento della Folgore muoiono in un attentato a Kabul; altri 50 sono i feriti e ingenti i danni provocati dall'esplosione.
80 morti, soprattutto civili, in un raid governativo contro i ribelli islamici in Yemen.
26 settembre - Il passaggio del tifone "Ketsana" nelle Filippine e in seguito nel Vietnam e Laos provoca quasi 400 morti.
29 settembre - Una scossa di terremoto di 8,3 gradi della scala Richter colpisce tutta l'area dell'Oceano Pacifico meridionale creando uno tsunami che provoca oltre 100 morti.
30 settembre - 12 ore dopo quello del Pacifico, Sumatra è devastata da un sisma di 7,6 gradi sulla scala Richter, oltre 1100 le vittime.

OTTOBRE
2 ottobre: A Messina e nei dintorni, a causa di nubifragi, una frana devasta due paesi (Giampilieri, Scaletta Zanclea e loro frazioni): 35 morti.
4 ottobre - Elezioni in Grecia: vince il socialista PASOK di George Papandreou.
7 ottobre - Il Lodo Alfano è dichiarato incostituzionale, per violazione degli articoli 3 (principio d'uguaglianza) e 138 (procedimento di revisione costituzionale).
25 ottobre:
Elezioni presidenziali in Uruguay: si va al ballottaggio.
In Italia si svolgono le elezioni primarie generali del segretario del Partito Democratico: Pierluigi Bersani ottiene la maggioranza assoluta.
Valentino Rossi vince il suo nono titolo mondiale di motociclismo

NOVEMBRE
13 novembre - Viene resa pubblica la notizia della scoperta di acqua nel sottosuolo lunare.
25 novembre - Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

DICEMBRE
1 dicembre - Giornata mondiale contro l'AIDS.
4 dicembre - In Russia, incendio in una gremita discoteca di Perm: 109 morti e 130 feriti.
- 8 dicembre: apertura del "PONTE DEL MARE" a Pescara
10 dicembre - Cerimonia di consegna dei Premi Nobel a Stoccolma, in Svezia e ad Oslo, in Norvegia (relativamente alla consegna del Premio Nobel per la pace).
13 dicembre Il Presidente del Consiglio Italiano, Silvio Berlusconi, viene aggredito in seguito ad un comizio tenutosi in Piazza del Duomo a Milano.
24 dicembre ore 22.00 - Il papa viene aggredito a Piazza San Pietro durante la celebrazione della messa di Natale, senza riportare nessuna ferita.

E per il 2010?...

giovedì 24 dicembre 2009

Buon Natale 2009


"Vorrei avere il potere di regalare per Natale
ad ogni bimbo un sorriso,
di restituire ad ogni madre suo figlio
almeno per un abbraccio e di asciugare
quelle lacrime di chi troppo ha perso,
di accarezzare il cuore del disperato
con un sogno e di regalare l'anima
in tormento un po' di pace.

Vorrei avere il potere di spegnere per Natale
il rumore della guerra e il terrore dal volto
di chi troppe volte la vita ha violentato.

Vorrei trasformare la violenza in un abbraccio
di pace dove colori, religioni e divergenze
di ogni tipo possano danzare insieme la danza
del rispetto formando un mondo migliore fatto di amore.

Vorrei avere il potere di incartare l'amore
e farlo arrivare fra le pareti della vostra anima
per rendere tutto quanto un po' migliore.

Vorrei avere il potere di regalare a tutti un mondo d'amore
e un sereno Natale pieno di sogni."
(Anonimo)

domenica 13 dicembre 2009

"Nella testa di Steve Jobs"




Nella nostra vita siamo circondati da loghi aziendali, sono ovunque. Qualcuno superficialmente prova a dividerli in categorie: buoni e cattivi; qualcun altro li mette insieme, li strumentalizza, e ne fa un libro contro la globalizzazione (ma questo è un altro capitolo). Ma c'è una cosa importante che dobbiamo tutti tenere a mente: dietro un logo aziendale (e conosciuto) c'è la storia di un'azienda, di persone che vi lavorano giorno dopo giorno, la storia dell'imprenditore che seguendo la SUA visione, con sacrifici ed errori ha raggiunto l'obiettivo, la storia di persone che lavorando e condividendo con lui hanno trasformato la "visione" in "realtà". Ho letto diverse biografie aziendali (McDonald's, Natuzzi, Barilla, Fiat, Walt Disney, GE, ecc.) ed in tutte appunto si evidenziano questi aspetti. Ora voglio consigliarvi e condividere con voi la storia della Apple ma soprattutto quella del suo fondatore Steve Jobs. Buona lettura
"Nella testa di Steve Jobs - la gente non sa cosa vuole, lui sì" di Leander Kahney
Dagli anni Settanta ad oggi Steve Jobs ha rivoluzionato l'informatica, il cinema d'animazione e la musica digitale con creazioni - Apple II, Mac, Pixar, iPod, iTunes, iPhone - che non sono solo campioni di vendite, ma veri e propri oggetti di culto. Non c'è quindi da stupirsi se molti lo venerano come un dio. Oltre che per le geniali intuizioni, Jobs è famoso per la personalità a dir poco difficile: grandissimo egocentrico, fanatico del controllo, autentico sociopatico...di lui si è detto questo ed altro. Ma chi è il vero Steve Jobs? Qual'è il segreto del suo successo? Ce lo spiega questo libro, che si addentra nella mente del "papà" del business più clamoroso dei nostri tempi. Jobs è uno spirito fortemente elitario ma i suoi prodotti sono "a prova di stupido". E' pessimo nel gestire i rapporti umani, eppure riesce a circondarsi dei migliori collaboratori di caratura internazionale. Si professa buddista e antimaterialista ma sforna oggetti di massa dalle fabbriche asiatiche e li promuove grazie ad un impareggiabile padronanza dello strumento di comunicazione più "grossolano", la pubblicità. Da questa lunga serie di contraddizioni Jobs ha tratto una filosofia di business che negli ultimi anni, ha portato la sua azienda a conquistare impensabili traguardi in nuovi mercati, attraverso una reale pratica dell'innovazione. Dalla nascita delprimo Mac a quella dell'ultimo arrivato in casa Apple - l'iPhone -, l'aurore ripercorre le tappe della vita professionale e privata di Steve Jobs, in un libro che è insieme avvincente biografia e fonte di preziosi spunti per creare il proprio management vincente.

"Se non si nutre per il proprio lavoro una passione smisurata, allora ci si arrende, e si finisce per mollare. Ecco perchè bisogna avere un'idea o un problema da risolvere cui appassionarsi, altrimenti non si avrà la costanza necessaria a resistere. Credo sia questo il passo più importante"(Steve Jobs)

martedì 8 dicembre 2009

Una storia di sport, e molto di più...


Introduco il post di oggi, tratto dal blog "zetetesformazione", con due semplici e famose parole: "impossible is nothing". Buona lettura


"Roger Crawford aveva tutto quello che gli serviva per giocare a tennis, tranne due mani e una gamba. Quando i genitori di Roger videro per la prima volta il loro figlio, videro un neonato con una protuberanza simile a un pollice che si estendeva direttamente dall'avambraccio destro e un pollice e un altro dito che spuntavano dall'avambraccio sinistro. Non aveva palmi. Il bambino aveva braccia e gambe accorciate, sul piede destro rattrappito aveva solo tre dita e la gamba sinistra era avvizzita e in seguito sarebbe stata amputata. Il medico disse che Roger soffriva di ectrodattilia, un raro difetto congenito che colpisce soltanto un neonato su novantamila negli Stati Uniti. Il medico spiegò che Roger probabilmente non sarebbe mai stato in grado di camminare, né di essere autosufficiente. Fortunatamente i genitori di Roger non credettero al medico. "I miei genitori mi hanno sempre insegnato che io ero soltanto handicappato quando volevo esserlo" disse Roger. "Non mi hanno mai consentito di autocommiserarmi o di sfruttare gli altri per via del mio handicap". Una volta mi trovai in difficoltà a scuola perché consegnavo sempre in ritardo i compiti assegnati per casa." spiegò Roger, che doveva tenere la penna con entrambe le "mani" per scrivere lentamente. "Chiesi a mio padre di scrivere agli insegnanti per farmi dare una proroga di due giorni per la consegna degli elaborati. Invece papà mi fece cominciare a scriverli due giorni prima!" Il padre lo incoraggiò sempre a praticare sport, insegnando a Roger la tecnica della pallavolo e a giocare football in cortile dopo la scuola. A dodici anni Roger riuscì a guadagnarsi un posto nella squadra di football della scuola. Prima di ogni partita Roger visualizzava il suo sogno segnare una meta. Poi un giorno ne ebbe l'occasione. Il pallone gli piovve in braccio e lui partì più veloce che poteva con la sua gamba artificiale verso la linea di meta, mentre l'allenatore e i compagni lo incitavano a gran voce. Ma a dieci metri dalla meta un avversario lo raggiunse e gli afferrò la caviglia sinistra. Roger cercò di liberare la gamba artificiale, ma questa fini invece per essere strappata via. "Ero ancora in piedi". rammenta Roger. "Non sapevo cosa fare e così cominciai a saltellare verso la linea di meta. L'arbitro accorse e alzò le braccia. Meta! Sapete, ancora meglio dei sei punti era la faccia dell'altro ragazzo che teneva in mano la mia gamba artificiale." L'amore di Roger per lo sport crebbe e così la sua fiducia in sé. Ma non tutti gli ostacoli furono rimossi dalla determinazione di Roger. Mangiare alla mensa con gli altri ragazzi che lo guardavano armeggiare maldestramente con il cibo si rivelò molto doloroso per Roger, cosi come i suoi ripetuti fallimenti alle lezioni di dattilografia. "Ho imparato un'ottima lezione a dattilografia" disse Roger. "Non si può fare tutto: è meglio concentrarsi su quello che si sa fare". Una cosa che Roger sapeva fare era maneggiare una racchetta da tennis. Purtroppo, quando colpiva forte, la sua debole presa di solito la lanciava in aria. Per combinazione, Roger trovò in un negozio di articoli sportivi una racchetta da tennis di strana forma e accidentalmente gli si incastrò il dito nel manico a doppia barra quando la raccolse. Questa presa salda gli consentiva di colpire, effettuare il servizio e la volée come un giocatore normale. Si allenò ogni giorno e ben presto comincio a giocare (e perdere) incontri. Ma Roger tenne duro. Si allenò e si allenò e giocò e giocò. Un'operazione alle due dita della mano sinistra consentì a Roger di afferrare meglio la sua racchetta speciale, migliorando notevolmente il suo gioco. Anche se non aveva modelli a cui ispirarsi, Roger si appassionò al tennis e col tempo cominciò a vincere. Roger passò poi a giocare a tennis all'università, concludendo la sua carriera con ventidue vittorie e undici sconfitte. In seguito divenne il primo tennista handicappato con licenza di istruttore dell'Associazione Tennis degli Stati Uniti. Roger adesso gira per il Paese e tiene conferenze su cosa ci voglia per essere un vincitore, chiunque tu sia. "L'unica differenza tra voi e me è che voi potete vedere il mio handicap ma io non posso vedere il vostro. Tutti noi ne abbiamo uno. Quando mi chiedono come io abbia fatto a superare il mio handicap fisico, rispondo che io non ho superato niente. Ho soltanto imparato quello che non posso fare (come suonare il pianoforte o mangiare con i bastoncini cinesi) e, cosa più importante, ho imparato quello che posso fare. Così faccio quello che posso con tutto il cuore e tutta l'anima."
Jack Canfield

sabato 5 dicembre 2009

Ratatouille


"Gusteau: L'alta cucina non è una cosa per i pavidi: bisogna avere immaginazione, essere temerari, tentare anche l'impossibile e non permettere a nessuno di porvi dei limiti solo perché siete quello che siete, il vostro unico limite sia il vostro cuore. Quello che dico sempre è vero: chiunque può cucinare, ma solo gli intrepidi possono diventare dei grandi."

(dal film Ratatouille)

venerdì 27 novembre 2009

La creatività secondo Steve Jobs


tratto dal libro "Nella testa di Steve Jobs"

"Nell'arte come nella tecnologia, la creatività ha a che fare con l'espressione individuale. Steve Jobs non si serve di gruppi di discussione, proprio come un'artista non ci si affiderebbe per dipingere un quadro. Non può innovare chiedendo a un campione di utenti che cosa vorrebbe: LA GENTE NON SA QUELLO CHE VUOLE. Come ebbe a dire una volta Henry Ford, "se avessi chiesto ai miei clienti che cosa volevano, mi avrebbero risposto: "Un cavallo più veloce"

martedì 24 novembre 2009

Steve Jobs - 1


"Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario."
(Steve Jobs)

domenica 22 novembre 2009

"Gli incredibili"


"Dare valore alla vita non è debolezza e non curarsene non è forza"

(dal film Gli Incredibili)

sabato 21 novembre 2009

"La strategia dell'orso bianco




Oggi voglio condividere con voi questo libro letto qualche settimana fa. Con sorpra leggendolo ho appreso della VERA storia dell'orso Knut, che sinceramente ignoravo. Ma soprattutto voglio condividere con voi la frase sottostante che per quanto mi riguarda si addice molto a questo periodo. Buona lettura allora...

"La strategia dell'orso bianco" di Moritz Huber
"Quando la vita è piena di avversità, ci vuole una strategia per ritrovare la felicità"
- In psicologia il concetto di "resilienza" si applica alle persone capaci di condurre una vita serena, nonostante i colpi del destino o un'infanzia difficile. Gli individui dotati di resilienza non crollano dinanzi ad una crisi, ma ne escono arricchiti interiormente. Sono ottimisti e realisti, si assumono le proprie responsabilità, confidano nelle loro capacità e sanno cercare appoggio quando serve. Soprattutto: la resilienza si può imparare - anche da adulti. Come fare è Moritz Huber a insegnarcelo grazie a questo libro, a metà tra favola e manuale, che racconta la storia del libraio Friedrich Spat, che invita i propri collaboratori a una giornata allo zoo. La storia del piccolo orso bianco (liberamente ispirata all'orso Knut dello zoo di Berlino) che affronta con successo il suo difficile ingresso nel mondo, darà il via a una discussione tra i partecipanti della gita sulle possibilità di gestire le situazioni critiche, sia personali che lavorative, e dimostra come utilizzare una serie di strategie concrete per superare i periodi di crisi - e uscirne più forti.

Per approfondire la vera storia dell'orso Knut:
http://it.wikipedia.org/wiki/Knut

"Tutti temono il nuovo e l'incerto, alcuni più, altri meno. Questa paura si oppone alla decisione di poter affrontare il futuro. Se la vostra paura è maggiore della fiducia in voi stessi, impedisce la vostra crescita. I migliori amici della paura sono il coraggio e la curiosità. La curiosità vi spinge avanti, la paura vi mette in guardia dai rischi e il coraggio vi fa agire".

La Pixar secondo Steve Jobs


tratto dal libro "Nella testa di Steve Jobs"

"Non credo che tra vent'anni saremo in grado di avviare un computer di oggi. Ma "Biancaneve" ha venduto 28 milioni di copie ed è stato girato 60 anni fa. La gente non legge più ai propri figli Omero o Erotodo, ma i film li guardano tutti. E' questa, oggi, la nostra mitologia. La Disney rende quei miti parte della nostra cultura e spero che anche la Pixar sia in grado di farlo"
(Steve Jobs - 1997)

...penso che ci sia riuscito!....

sabato 14 novembre 2009

Il discorso del Capo Seattle


Nel 1845 il governo degli Stati Uniti fece pressione sul Capo Seattle e la sua tribù di nativi americani allo scopo di acquistare i territori del Puget Sound, dove loro vivevano e cacciavano: due milioni di acri e uno stile di vita in cambio di 150/mila dollari e di una riserva entra la quale il governo degli Stati Uniti si impegnava a mantenere la tribù. Capo Seattle rispose con un discorso che dipinge con graffiante efficacia la società urbana degli Stati Uniti nel 1850 e delinea un pauroso ritratto del mondo come lo vediamo oggi. La sua risposta costituisce una delle più alte espressioni di consapevolezza ambientale mai fatte dall’uomo.

«Il Grande Capo di Washington [il presidente degli Stati Uniti] ci manda a dire che desidera comprare la nostra terra. Il Grande Capo ci manda anche parole di amicizia e di buona volontà, e questo è gentile da parte sua, visto che ha ben poco bisogno della nostra amicizia.Prenderemo in considerazione la proposta perché sappiamo che, se non vendiamo la terra, l’uomo bianco potrebbe prendersela con il fucile.

Come si possono comprare il cielo e il calore della terra? Per noi è un’idea strana. se non possediamo la freschezza dell’aria e lo scintillio dell’acqua, come possiamo acquistarli?I morti dell’uomo bianco dimenticano la terra dove sono nati quando vanno a camminare tra le stelle. I nostri morti non dimenticano mai questa magnifica terra, perché essa è parte dell’uomo rosso.Noi siamo parte della terra ed essa è parte di noi. I fiori profumati sono le nostre sorelle; il cervo, il cavallo, la grande aquila… questi sono i nostri fratelli. Le creste rocciose, gli umori dei prati, il calore dei pony e l’uomo… appartengono tutti alla medesima famiglia.Così, quando il Grande Capo di Washington manda a dire che vuole comprare la nostra terra, chiede molto… perché questa terra ci è sacra. Qui e ora faccio di questa la prima condizione… che non ci venga negato il privilegio di recarci a visitare, indisturbati, le tombe degli antenati, degli amici e dei figli.L’acqua scintillante che scorre nei fiumi e nei torrenti non è semplice acqua, ma il sangue dei nostri antenati. Se vi vendiamo la terra, dovete ricordare che è sacra, dovete insegnare ai vostri figli che è sacra e che ogni pallido riflesso nell’acqua limpida dei suoi laghi racconta gli eventi e le memorie della vita della mia gente. Il mormorio dell’acqua è la voce di mio padre.I fiumi sono nostri fratelli; essi spengono la nostra sete. I fiumi trasportano le nostre canoe e nutrono i nostri bambini. Se vi vendiamo la nostra terra, dovete ricordare e insegnare ai vostri figli che i fiumi sono nostri fratelli… e vostri; dovete quindi trattare i fiumi con la gentilezza che avreste per un fratello.
Le ceneri di nostri padri sono sacre. Le loro tombe sono suolo consacrato e allo stesso modo sono sacre queste colline, questi alberi, questa porzione di terra.Noi sappiamo che l’uomo bianco non capisce il nostro modo di sentire. Per lui un pezzo di terra è uguale all’altro, perché è uno straniero che viene nella notte e prende dalla terra quello di cui ha bisogno. La terra non è suo fratello, ma il suo nemico e, dopo averla conquistata, la abbandona.L’uomo bianco si lascia dietro le tombe dei suoi padri e non se ne cura. Ruba la terra ai suoi figli e non se ne cura. La tomba del padre e il diritto di nascita del figlio vengono dimenticati. Egli tratta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo, alla stregua di cose da comprare, saccheggiare e vendere, come pecore e perline luccicanti. La sua fame divora la terra e la rende un deserto. Io non so. Il nostro modo di sentire è diverso dal vostro. La vista delle vostre città ferisce gli occhi dell’uomo rosso. Ma, forse, l’uomo rosso è un selvaggio e non capisce.Nelle città dell’uomo bianco non c’è un posto tranquillo, un posto dove ascoltare le foglie che si dischiudono in primavera e il frinire delle ali di un insetto.Ma, forse, è perché sono un selvaggio e non capisco.Il frastuono delle vostre città ferisce le nostre orecchie.… I pellerossa preferiscono il soffice sospiro del vento sulla superficie dello stagno e l’odore di quel vento, lavato dalla pioggia di mezzogiorno o profumato dalla resina dei pini.Per l’uomo rosso l’aria è preziosa, perché tutte le cose dividono il medesimo respiro; l’animale, l’albero, l’uomo… dividono tutti lo stesso respiro. L’uomo bianco non sembra far caso all’aria che respira. Come l’uomo che agonizza, non si accorge del proprio fetore.Ma se vi vendiamo la nostra terra, dovete ricordare che per noi l’aria è preziosa, che lo spirito dell’aria è lo stesso della vita che essa sostiene. Il vento che ha dato a mio nonno il primo respiro ha accolto anche il suo ultimo sospiro.E se vi vendiamo la nostra terra, dovete mantenerla separata e sacra, un posto dove persino l’uomo bianco possa assaporare la brezza addolcita dalla fragranze dei fiori… L’uomo bianco deve trattare gli animali di questa terra come fratelli. Io sono un selvaggio e non capisco nessun altro modo di vivere. Ho visto i bufali marcire a migliaia nelle praterie, uccisi dall’uomo bianco che passava sul treno. Io sono un selvaggio e non capisco come il cavallo di ferro fumante possa essere più importante del bufalo che noi uccidiamo solo per sopravvivere.

Cos’è l’uomo senza gli animali? Se tutti gli animali sparissero, l’uomo morirebbe di una grande solitudine dello spirito. Perché tutto quello che accade agli animali presto accadrà all’uomo. Tutte le cose sono collegate.Dovete insegnare ai vostri bambini che il terreno sul quale camminano è formato dalle ceneri dei vostri nonni. Affinché rispettino la terra, dite loro che è ricca delle vite della vostra gente. Insegnate ai vostri bambini quel che noi abbiamo insegnato ai nostri, che la terra è la nostra madre. Quel che avviene alla terra, avviene ai figli della terra. Se gli uomini sputano sulla terra, sputano su loro stessi.Questo noi lo sappiamo: non è la terra che appartiene all’uomo, ma l’uomo alla terra. Questo lo sappiamo.Tutte le cose sono collegate, come il sangue che unisce i membri di una stessa famiglia. Tutte le cose sono collegate. Quel che avviene alla terra, avviene ai figli della terra. L’uomo non tesse la sua trama della vita, ne è semplicemente uno dei fili. Qualsiasi cosa fa alla tela, la fa a se stesso.Ma noi prenderemo in seria considerazione l’offerta di andare nella riserva che avete pronta per la mia gente. Vivremo separati e in pace. Ha poca importanza dove trascorrere i giorni che ci restano: non sono molti. I nostri figli hanno visto i loro padri umiliati nella sconfitta. I nostri guerrieri hanno conosciuto la vergogna, e da dopo la sconfitta trascorrono le giornate nella pigrizia, ubriacandosi. Ancora qualche ora, ancora qualche inverno e nessuno dei bambini delle grandi tribù, che un tempo abitavano questa vasta terra e che ora si aggirano in piccole bande fra i boschi, sarà lasciato a piangere sulle tombe di una gente una volta potente e piena di speranza come la nostra.Ma perché dovrei addolorarmi per la scomparsa della mia gente? Le tribù sono fatte di individui, e non sono di loro migliori. Gli uomini vengono e vanno, come onde del mare. E’ l’ordine della natura. Perfino l’uomo bianco, che ha parlato e camminato a fianco del suo Dio come amico, non può essere esentato da questo destino.Potremmo essere fratelli, dopotutto. Staremo a vedere.Una cosa sappiamo, che forse un giorno l’uomo bianco scoprirà… il nostro Dio è lo stesso Dio. Ora voi pensate di possederlo, come possedete la nostra terra, ma non potete. Egli è il Dio degli uomini, e la sua compassione è uguale per l’uomo rosso e per l’uomo bianco. Questa terra gli è preziosa e offendere la terra significa mancare di rispetto al suo Creatore.Anche i bianchi passeranno; forse prima di tutte le altre tribù. Contamina il suo letto e una notte soffocherai nei tuoi stessi rifiuti. Ma nel vostro perire, scintillerete vivamente, infiammati dalla forza del Dio che vi ha portati qui e, per qualche speciale motivo, vi ha dato dominio su questa terra e sull’uomo rosso. Un destino che ci è misterioso, perché non comprendiamo tutti i bufali uccisi, i cavalli selvaggi domati, gli angoli segreti delle foreste pieni dell’odore di molti uomini e il profilo delle fertili colline deturpato dai fili parlanti.Dov’è il boschetto? Sparito.Dov’è l’aquila? Sparita.La fine della vita è l’inizio della sopravvivenza. Quando l’ultimo uomo rosso se ne sarà andato dalla faccia della terra, quando la sua memoria fra gli uomini bianchi sarà diventata un mito, queste riserve brulicheranno dagli invisibili morti della mia tribù. Loro amano questa terra come un neonato ama il battito del cuore della madre.L’uomo bianco non sarà mai solo. Fate che sia giusto e gentile nel trattare la mia gente, perché i morti non sono privi di potere.Morti ho detto? La morte non esiste. Solo un cambiamento di mondi!Se vi vendiamo la nostra terra, amatela come noi l’abbiamo amata. Curatela come noi l’abbiamo curata. Conservate nella mente il ricordo di questa terra, così com’è, quando la prenderete.E con tutta la votra forza, con tutta la vostra mente, con tutto il vostro cuore, preservatela per i vostri bambini e amatela… come Dio ama noi. Una cosa sappiamo: il nostro Dio è lo stesso Dio. Questa terra Gli è preziosa».

venerdì 6 novembre 2009

"Nike vs adidas"




tratto dal libro: "A morte le vacche sacre"

CALCEI (scarpe)

Un esempio magnificamente esplicativo del dibattito "ATTIRARE" contro "VENDERE" applicato al marketing è la rivalità tra Nike e adidas (perchè adidas non l'hanno scritto con la lettera maiuscola?). Nike e adidas sono i due più grandi produttori di scarpe sportive fin dal X secolo, quando i Visigoti hanno invaso il Wyoming. Ma è a partire dalla metà degli anni Ottanta che le cose hanno cominciato a scaldarsi. Nel 1984 la Nike avviò la sua partnership con un atleta che avrebbe cambiato per sempre il mondo dello sport, dell'abbigliamento sportivo e della calvizia maschile: Michael Jordan. Mentre la sua popolarità cresceva, la Nike fece in modo che tutti sapessero che Michael portava delle scarpe nuove. Jordan calzò le sue Nike nuove di zecca all'All-Star Game, nonostante la NBA lo avesse multato perchè erano "troppo colorate". Da lì partì l'incessante campagna di marketing delle Air Jordan. Sembrava che ogni televisore, ogni pagina di giornale e ogni fermata di autobus pretendessero di farci sborsare soldi, guadagnati col sudore della fronte, per "Essere come Mike". Nello stesso periodo, l'adidas aveva messo a segnoun diverso colpo di marketing...Mentre Michael Jordan saltellava nelle sue Air Jordan avviandosi a diventare il più grande giocatore di basket e "simbolo" di scarpe di tutti i tempi, l'adidas si ritrovò a vendere un sacco di scarpe da ginnastica grazie a tre tizi del Queens che non avevano lacci ma un vstissimo repertorio di rime. "Raising Hell" dei Run-DMC aveva venduto più di 3 milioni di copie e su ognuna c'era un pezzo che si chiamava "My adidas", alla traccia n°3. La canzone era un'ode particolarmente imbecille a uno specifico modello di scarpe da tennis che Run-DMC e Jam Master jay amavano indossare. Come dicevano eloquentemente i ragazzi. "My adidas and me, close as can be, we make a mean team, my adidas and me" ("le mie adidas e io, vicini vicini, facciamo un team da paura, le adidas e io"). L'adidas non aveva pagato i Run-DMC per fare un rap sulle sue scarpe. Probabilmente non sapeva neanche che Joseph Simmons e Darryl McDaniels se ne andavano in giro per le arene del mondo portando ai piedi i suoi prodotti. E non si sarebbe mai aspettata che sarebbe nata una moda hip hop che avrebbe adottato le adidas bianche e nere senza lacci come una quintessenza del "must". L'adidas sapeva solo che stava vendendo un sacco di scarpe. I Run-DMC avevano aiutato l'aidas a resistere alla tempesta delle Nike Air Jordan più di qualsiasi campagna pubblicitaria. Michael Jordan è stato messo sotto contratto dalla Nike per vendere un prodotto. E la strategia ha chiaramente funzionato, anche se è costata una fortuna. I Run-DMC e l'avvento della moda b-boy, invece, hanno attirato tantissimi consumatori verso il brand dell'adidas. E tutto questo non è costato un centesimo. Certo, l'adidas spendva un sacco di soldi per altre campagne di marketing mirate a "spingere" i prodotti verso i consumatori. Ma è stata una coincidenza fortuita di pubblicità indiretta e "zeitgeist" culturale a creare un alone particolare e a dare all'adidas un livello di credibilità "di strada" che nessuna campagna pubblicitaria, per quanto aggressiva, avrebbe mai potuto comprare. Questa potrebbe essere la frase più densa e involuta che abbiamo mai scritto. Ma la sosteniamo. La sosteniamo mentre abbiamo ai piedi le adidas senza lacci che puliamo religiosamente con uno spazzolino da denti elettrico ogni domenica pomeriggio fin dal 1986. Ed è così che si fa...

Shrek 3


"Solo perché la gente ti tratta da malvagio o da orco o anche da sfigato non vuol dire che tu lo sia. La cosa che importa di più è quello che pensi di te stesso. Se c'è qualcosa che davvero vuoi o qualcuno che davvero vuoi essere allora l'unica persona che ti è di ostacolo sei tu."
Personaggi coinvolti: Principe Arthur (Shrek 3)

domenica 1 novembre 2009

Un faro originale...lo sapevate?



Di Annamaria "Lilla" Mariotti - La Statua della Libertà, o Miss Liberty, come viene chiamata amichevolmente dagli Americani, è stata donata dal Governo Francese al Governo Americano, in segno di amicizia, per festeggiare il centenario della Dichiarazione di Indipendenza, che cadeva nel 1876. Venne incaricato lo scultore Frederic-Auguste Bartholdi che però non riuscì a completare l'opera in tempo.
Compito degli Americani era quello di costruire il piedestallo mentre i Francesi avrebbero inviato la statua in pezzi, per essere assemblata negli Stati Uniti. La località scelta era stata Fort Wood (costruito per la guerra del 1812) che in seguito venne denominato Liberty Island. Ci furono molti problemi di carattere tecnico e finanziario, per completare l'opera intervenne anche Gustave Eiffel (il costruttore della Tour omonima a Parigi) ed alla fine, con dieci anni di ritardo, il 28 Ottobre 1886 la statua, alta 93 metri da terra alla fiaccola (46 mt. dal piedestallo alla fiaccola) fu inaugurata davanti ad una gran folla.
Ma uno si chiederà, cosa ha a che fare la Statua della Libertà con i fari ?
Molto, perchè dal 1886, per ordine dello stesso Congresso degli Stati Uniti, venne definita “Aid to navigation” un vero a proprio faro all'ingresso del porto di New York e fino al 1901 è stata gestita dal servizio Fari Americano ("United States Lighthouse Board" ). Nel 1902, con l'aumentare del luccichio della città, la sua luce non era più sufficiente per guidare i naviganti, e nel 1902 venne gestita dal Dipartimento della Guerra (War Department). Nel 1924 venne dichiarata monumento nazionale e poi .... tutti lo sanno, è diventata il simbolo stesso di New York.
Questo è l'unico faro al mondo rappresentato con una figura antropomorfa, non ce n'erano mai stati altri dopo il Colosso di Rodi.

giovedì 29 ottobre 2009

Persone silenziose


"...Ma il silenzio fa rumore e gli occhi hanno un amplificatore quegli occhi ormai da sempre abituati ad ascoltare.Persone che non san parlare che mettono in ordine i pensieri persone piene di paura che qualcuno possa sapere i loro piccoli e grandi contraddittori pensieri ..."
(Luca Carboni)

martedì 27 ottobre 2009

"FISH!" la forza della squadra è nella motivazione


Oggi voglio condividere con voi e suggerirvi, se posso, un libro veramente Speciale che potrà (se noi lo vogliamo) trasformare il nostro modo di vivere la quotidianità sia nel lavoro che nella vita. E' un libro piccolo sia di dimensioni che di spessore, un libro che in una libreria si perde tra i tanti volumi corposi in vendita, ma che sicuramente, in silenzio e discrezione può trasmetterci un messaggio altrettanto importante, prende spunto infatti da una storia vera (come si vede anche nel video) e proprio per questo applicabile nelle nostre realtà. Vi ho incuriosito? Buona lettura allora...

"FISH!" - Una storia straordinaria che ti aiuterà ad amare il lavoro che fai, anche se spesso non puoi fare il lavoro che ami.
Autori: Stephen G Lundin, Harry Paul & John Christensen
Immaginate un ufficio in cui tutti infondono passione ed energia nell'attività che svolgono! Immaginate un ambiente in cui le persone sono autenticamente in sintonia fra loro, con il proprio lavoro e con i clienti. In questa interessante storia una manager è incaricata di trasformare un reparto cronicamente privo di entusiasmo e demotivato in una squadra vincente. Proprio accanto al suo ufficio c'è il Pike Place Fish, un mercato famoso per la gran quantità di gente che lo frequenta, l'atmosfera festosa e un servizio di alta qualità. Applicando le semplici regole apprese dai venditori di Pinke Place, la protagonista di questo libro scopre come consolidare il suo team e riesce a realizzare un sorprendente cambiamento nel suo ufficio. "Fish!" analizza i più incalzanti problemi del mondo del lavoro e offre una saggezza facile da afferrare e semplice da applicare: il marchio d'autenticità del vero classico del business. - Visitate il sito:
www.fishphilosophy.com

Prefazione - di Kenneth Blanchard -Fish! è una storia incredibile, immortalata su pellicola la prima volta da John Christensen, Con la sua casa di produzione - la ChartHouse - ha prodotto un video straordinario del celeberrimo mercato del pesce di Pinke Place a Seattle. L'ho invariabilmente mostrato nei miei seminari per illustrare che cosa succede quando si riescono ad avere dei dipendenti carichi al punto giusto: accendete le polveri del vostro personale! Ebbene, con Stephen Lundin e il mio collega di vecchia data Harry Paul, abbiamo collaborato con John affinchè la storia di Fish! diventasse un libro. Qualunque sia il mezzo per raccontarla, alla fine ne vien fuori una favolosa storia d'amore. Morale della favola: quando scegliamo di amare il lavoro che facciamo, possiamo raggiungere ogni giorno il massimo di felicità, appagamento e soddisfazione". Ma quanto è importante amare il proprio lavoro? lo è, e tantissimo. Soprattutto se consideriamo che le persone trascorrono il 75% del proprio tempo (escludendo il sonno naturalmente) svolgendo compiti che attengono al lavoro: prepararsi per andare a lavorare, mettersi in viaggio verso il lavoro, lavorare, progettare il lavoro e rilassarsi al termine di una giornata di lavoro. Visto che gli dedichiamo una portzione cosi grande della nostra vita, sarà bene che ne traiamo giovamento ed energie. E poi troppe persone considerano ancora il lavoro solo come un mezzo per soddisfare altre esigenze: "finalmente è venerdi" è ancora per molti una filosofia di vita. Quel tran tran può avere fine. Qui e ora. Leggendo FISH! condividendolo con i colleghi, facendo vostri i quattro segreti e le strategie che vi propongono gli autori. La gente ama lavorare in un ambiente divertente e ricco di energie, dove sente di contare. La filosofia di FISH! gioverà anche ai dipendenti, perchè terrà lontano lo stress e darà loro la carica. Credo che sia un libro meraviglioso. La storia VERA del famoso mercato del pesce di Pinke Place è fantastica. Ma non ci si limita a parlare di compravendita di pesci: è una storia d'amore che potrebbe concretizzarsi anche nella vostra azienda.

AMA QUELLO CHE FAI - Oggi va di moda credere che non dovremmo mai accontentarci di fare qualcosa che non ci piaccia. Scrivi poesie! Viaggia per il mondo in barca a vela!Dipingi! Fai qualsiasi cosa ti garbi, e i soldi arriveranno. Nell'intimo siamo persuasi che la vita sia troppo corta per trascorrere le ore di lavoro facendo qualcosa che non coincida con il nostro ideale, e continuiamo a cercare il posto di lavoro perfetto. Se questa ricetta del lavoro ideale ci fa concentrare sul futuro, corriamo il rischio di non cogliere le meraviglie della vita che sono qui davanti a noi, oggi, in questo preciso momento. La verità è che nella realtà ci sono mille cose che impediscono di inseguire il lavoro ideale e perfetto. Molti di noi hanno una famiglia, con le responsabilità che ne conseguono, anche in termini di tenore di vita. Altri non sono ancora riusciti a capire quale sia la loro vocazione. E alcuni di noisono cosi presi dai propblemi personali da non avere letteralmente il tempo o l'energia per guardarsi attorno ed esplorare nuovi campi professionali. FISH! è una parabola, una storia immaginaria sulla scoperta della fonte primigenia dell'ENERGIA, della CREATIVITA', e della PASSIONE che covano in ognuno di noi. Tutti noi possiamo imparare ad amare quello che facciamo, anche se ora come ora non stiamo facendo esattamente quello che ci piacerebbe".
"ESISTE LA POSSIBILITA' DI SCEGLIERE IL MODO IN CUI SVOLGERE IL NOSTRO LAVORO, ANCHE SE NON POSSIAMO SCEGLIERE IL TIPO DI LAVORO"

GUARDA IL VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=TbtsfyrEF_c&feature=PlayList&p=76F555DDE5668536&index=0

lunedì 26 ottobre 2009

Vuoi cambiare il mondo?


"Prima di cambiare il mondo, devi capire che ne fai parte anche tu: non puoi restare ai margini e guardare dentro..."
(dal film "The Dreamers")


sabato 24 ottobre 2009

"traguardo"


"Il bello non è arrivare al traguardo, ma viaggiare verso il traguardo"

(CARS Motori ruggenti)

sabato 17 ottobre 2009

Michael Jordan


"io e marley"


Ho affittato questo film con lo spirito di passare una serata spensierata, di quelle commedie che ti fanno sorridere e ti mandano a dormire sereno; ma non è andata cosi. Vedete da sempre sono un amante degli animali, dei labrador in particolare, anche se per vari motivi non ne ho mai avuto uno; non so cosa voglia dire viverci quotidianamente, dividere le gioie e i dolori che la vita ci offre, ma ho un bambino ed immagino che per i possessori di animali sia la stessa cosa: accudirli, insegnargli a vivere insieme, preoccuparsi per il loro stato di salute, preoccuparsi per la loro vita... Non mi vergogno ad ammetterlo, ma vedendo il film, nella seconda parte e nel finale ho pianto come non mi capitava da tanto (solo seduto al divano). Ho pianto immaginando il dolore che si prova quando si perde un membro importante della propria famiglia...

"Un cane non se ne fa niente di macchine costose, case grandi o vestiti firmati. Un bastone marcio per lui è sufficiente, a un cane non importa se sei ricco o povero, brillante o imbranato, intelligente o stupido, se gli dai il tuo cuore lui ti darà il suo. Di quante persone si può dire lo stesso? Quante persone ti fanno sentire unico, puro, speciale? Quante persone possono farti sentire straordinario? "
John Grogan (
Owen Wilson)

TRAMA: John e Jenny sono sposi nell'inverno gelido del Michigan. Innamorati e ansiosi di intraprendere una vita insieme si trasferiscono nella più calda Florida, dove trovano il lavoro e la casa dei loro sogni. Occupati per testate giornalistiche diverse, i coniugi Grogan progettano in salotto di allargare la famiglia. John, indeciso sulla paternità, fa le prove generali e compra un cucciolo in saldo per il compleanno di Jenny. Battezzato Marley sulle note del cantautore giamaicano, il Labrador biondo travolgerà la vita dei Grogan, "rosicchiando" mobili, progetti e certezze e invitandoli a vivere il presente a dispetto di quello che non è stato e di quello che deve ancora essere. Dopo Marley arriverà un bastimento carico di figli, guai e amore. Ce la farà il biondo Labrador Marley a spodestare il longevo Collie Lassie, nato dai ricordi di infanzia dello scrittore Eric Knight e reso popolare dal cinema? Se Lassie era disciplinato, in costante movimento e sempre (troppo) lontano dai suoi padroncini, Marley è indisciplinato, irrimediabilmente stanziale e per tutta la vita incollato ai coniugi Grogan. Entrambi però condividono lo spirito di abnegazione, desiderano ardentemente stare insieme ai loro padroni e "riuniscono" e risolvono la famiglia. Lontano dalla "bestia" che incarna sullo schermo l'alterità assoluta e la minaccia (King Kong) o ancora dagli animali antropomorfi di Walt Disney, Marley è un cane in carne ed ossa che non si limita alla comparsata ma diventa protagonista e titolare di una commedia incentrata su di lui e a cui si affianca, nel titolo e sullo schermo, la performance misurata di Owen Wilson. Prodotto di un addestramento straordinario e non di effetti specialissimi, Marley è il figlio "bestiale" di una giovane coppia che vuole sperimentare la genitorialità in anticipo sui pannolini, le coliche e le notti bianche.Io & Marley è a tutti gli effetti (e gli affetti) una commedia familiare che apre come splendente e innevato romance (lui, lei e la complicazione di turno) senza note stonate e procede con un letto raffreddato da tre gravidanze, un lavoro che non è mai quello aspirato e una casa che non è mai abbastanza capace. Meno male che c'è Marley "di guardia". Un colpo di zampa travolge il travolgibile, azzera i problemi e "riacciuffa" i Grogan a un passo dal precipizio e dalla rottura. Owen Wilson e Jennifer Aniston resistono con ironia e moderazione alla concorrenza "bestiale" di Marley, strumento comico cui il film di David Frankel (
Il diavolo veste Prada) si affida completamente, con i suoi clichè di mobili mordicchiati, di cuscini spiumati, di posteriori addentati, di corpi spompati (dalle rincorse) o investiti, trascinati e abbattuti dall'incontenibile eccitazione della "bestia". Indeciso sulla direzione da prendere (risate grasse o lacrime copiose) e deciso a rimandare all'infinito l'happy ending malinconico, Io & Marley espone un senso di contemporanea precarietà e introduce al contempo un elemento peloso di stabilità. Il miglior amico dell'uomo è destinato suo malgrado a rubare ogni scena in cui appare e a "sorreggere" i casqué della coppia scoppiata. http://www.mymovies.it

"I su e giù dellA Vita" di Spencer Johnson


"I su e giù della vita" di Spencer Johnson

"I su e giù della vita" racconta la storia di un giovane che abita in una valle, dove trascina una vita infelice, fino al giorno in cui conosce un vecchio che vive in cima a una montagna. Quell'incontro cambierà la sua esistenza per sempre. In un primo momento il giovane non si rende conto di avere di fronte l'uomo più sereno e realizzato del mondo. Solo dopo una serie di conversazioni e di esperienze vissute fra VETTE e VALLATE, arriva a fare alcune scoperte straordinarie. Alla fine, riuscirà a comprendere come utilizzare i principi e gli strumenti donatigli dal vecchio a proprio vantaggio, per raggiungere la serenità e il successo personale. Attraverso questa semplice storia, ricca di significati, ora anche voi potrete intraprendere un viaggio simile, e sfruttare al massimo perfino le situazioni più negative nel lavoro e nella vita privata.

"Per uscire più in fretta da una Valle devi essere in grado di superare te stesso: sul lavoro, rendendoti più utile; nella vita, diventando più premuroso".
L'AUTORE: Spencer Johnson è ideatore e coautore di L'One Minute Manager, il più conosciuto metodo di management del mondo, e autore di Chi ha spostato il mio formaggio? Dopo essersi laureato in Psicologia e Medicina in California, ha esercitato la professione presso la Harvard Medical School. Successivamente ha ricoperto in grosse aziende incarichi di responsabilità inerenti alla ricerca e alla divulgazione medico-scientifica e ha fondato una propria società di comunicazione. I suoi libri hanno venduto più di 11 milioni di cpie e sono stati tradotti in 21 lingue.

venerdì 16 ottobre 2009

O.Wilde


"Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze"

(O.Wilde)

La vita secondo Schopenauer


"La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare."

(Arthur Schopenauer)

domenica 11 ottobre 2009

Magic Johnson




"Non chiedere cosa i tuoi compagni possano fare per te. Chiedi piuttosto cosa tu possa fare per i tuoi compagni. "
(Magic Johnson)


Magic Johnson
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Earvin Johnson Jr. noto come Magic Johnson (
Lansing, 14 agosto 1959) è un ex cestista statunitense, considerato uno dei più grandi giocatori della storia di questo sport.
Giocando come point-guard, vinse cinque titoli
NBA con la sua squadra (1980, 1982, 1985, 1987 e 1988), oltre ad aver guidato la sua università, Michigan State, ad un titolo NCAA nel 1979. Johnson è inoltre l'unico rookie (matricola) nella storia della lega americana ad aver vinto il premio "NBA Finals Most Valuable Player Award", il premio per il miglior giocatore delle finali, nel 1980. Solo quattro giocatori hanno vinto consecutivamente un titolo NCAA e quello NBA. Dotato di un talento e di un carisma ineguagliabili, era in grado di eseguire spettacolari e precisissimi passaggi smarcanti, impossibili da capire e da intercettare per i suoi avversari. Conosciuto non come un grande marcatore, sebbene in più di un'occasione abbia dimostrato di saper segnare molto e nei momenti decisivi, Johnson si distingueva in tutti gli aspetti del gioco; in particolare negli assist, arte nella quale primeggiava indiscutibilmente in termini di spettacolarità e genialità (unico a competere con lui John Stockton, playmaker degli Utah Jazz), ma anche nei rimbalzi, e in difesa. Forse uno dei giocatori più forte di sempre assieme a Michael Jordan, ritenuto da molti addirittura più completo per la capacità di ricoprire tutti e cinque i ruoli della pallacanestro.
Si trattava di un giocatore atipico per quel periodo e, per questo, rivoluzionario e di enorme impatto, grazie ai suoi 206 centimetri che non gli impedivano di giocare come playmaker, ruolo solitamente adatto a giocatori decisamente più bassi.

Nato a Lansing, Michigan, Johnson si guadagna il soprannome che lo ha reso celebre, "Magico", già al liceo dopo una partita da 36 punti, 18 rimbalzi e 16 assist. Il passaggio dal liceo all'università vide "Magic" confermare le sue qualità. Divenne in breve tempo il leader indiscusso della squadra degli Spartans, cioè Michigan State, portandola nel 1979 alla vittoria nella finale del campionato NCAA contro i Sycamores della Indiana State University, guidati da Larry Bird. Ancora oggi la finale del 1979 tra Michigan State e Indiana State rimane la partita di college più vista della storia del campionato. L'anno seguente passò alla NBA come prima scelta assoluta del Draft, atteso come pochi giocatori universitari prima e dopo di lui.

NBA: i Los Angeles Lakers
Molti temevano che "Magic" potesse in un certo senso "sgonfiarsi" all'impatto con la lega professionistica, fatto che accadeva (e accade tuttora) a molti promettenti giocatori universitari. Al contrario, però, Johnson sfruttò l'occasione per fare il definitivo salto di qualità, affermandosi già al suo primo anno come un elemento di grande spicco, riuscendo ad inserirsi in un team ricco di storia e stelle e molto competitivo. Vinse il premio "MVP delle finali", il premio per il miglior giocatore delle finali, alla sua prima stagione nel
1980, quando addirittura giocò la sesta gara di finale contro i Philadelphia 76ers ricoprendo il ruolo di centro al posto dell'infortunato Kareem Abdul-Jabbar. La sua prestazione fu memorabile, specie considerando che si trattava del suo primo anno in NBA: totalizzò 42 punti, 15 rimbalzi, 7 assist e 3 palle rubate. Nessun altro giocatore è mai stato MVP delle finali nell'anno di debutto. In questa stagione fu anche la prima matricola di sempre a entrare nel primo quintetto assoluto in un All-Star Game. Con "Magic", i Lakers vincono in totale cinque campionati NBA: 1980, 1982, 1985, 1987 e 1988. Per tre anni, "Magic" vince l'NBA MVP Award (il premio per il giocatore dell'anno della NBA), nel 1987, 1989 e 1990. Probabilmente per la franchigia di Los Angeles questi sono gli anni migliori e, in ricordo di questo periodo in cui le partite venivano chiamate Show Time, la maglia numero 32 indossata da Magic fu ritirata dalla franchigia californiana.
"Magic" si conferma un giocatore rivoluzionario e completo, pronto per essere utilizzato in ogni ruolo, anche se è come playmaker che ha lasciato un segno indelebile nella storia della
NBA e della pallacanestro mondiale.
Gli allora emergenti
Red Hot Chili Peppers, rock band losangelina, gli dedicano una canzone dell'album Mother's Milk (1989) intitolandola proprio Magic Johnson.
Nel novembre 1991 annuncia di volersi ritirare dopo aver contratto il virus dell'
HIV.

Nazionale: il "Dream Team"
La carriera di "Magic", però, non termina così. Qualche mese dopo il suo annuncio, torna in campo a grande richiesta per l'
All Star Game NBA, dove è eletto MVP dopo una grande partita condita da 25 punti e il solito gioco spettacolare. Viene inoltre selezionato per prender parte a quello che diventerà famoso come il leggendario "Dream Team" originale, vincendo l'oro olimpico a Barcellona 1992 insieme a due altre leggende della pallacanestro, gli amici Michael Jordan e Larry Bird. Per tutta la durata dei Giochi Olimpici viene assediato dai fans, dai giornalisti e da altri atleti, tutti desiderosi di manifestare il loro sostegno e la loro solidarietà al campione, diventato un simbolo internazionale.

Il breve ritorno nella NBA
Dopo le
Olimpiadi, "Magic" scatenò la gioia dei suoi ammiratori annunciando la sua intenzione di tornare a giocare, firmando un nuovo contratto nel settembre del 1992, sempre con i Los Angeles Lakers: non giocò però mai, anche perché alcuni giocatori, spaventati dalla possibilità di ferite e infezioni, manifestarono preoccupazione nel dover giocare con un giocatore sieropositivo.
Nel
1994 allenò per un breve periodo i "suoi" Los Angeles Lakers, non riuscendo però a evitare l'eliminazione dai playoffs. Il bilancio complessivo fu di solo 5 vittorie contro 16 sconfitte.
Nel
Gennaio del 1996 tornò davvero in campo, ovviamente sempre con i Lakers, giocando tutto il finale di stagione e i playoffs nel ruolo di ala grande, dimostrando di esser capace, come un tempo, di ricoprire ancora tutti i ruoli nonostante i quasi 37 anni. Il definitivo ritiro arrivò dopo l'eliminazione nelle semifinali di Conference, alimentato anche da dissidi interni con alcuni giocatori (tra cui Nick Van Exel, su cui la società aveva deciso di investire come playmaker).

Cifre e riconoscimenti
Le sue statistiche parlano da sole: 6559 rimbalzi, 10141 assist, 17707 punti (media di 19.5 punti per partita). Per tre volte fu il miglior marcatore dei
Lakers, nel 1987, 1989, 1990, e due volte il miglior rimbalzista, nel 1982 e 1983. Il suo stile rispecchiava la sua personalità altruista, creando un gioco spettacolare e ricco di passaggi "no-look" (senza guardare il giocatore cui si passa la palla) e fantasiosi, contribuendo allo "showtime" dei Los Angeles Lakers degli anni ottanta.

Le divise ritirate dei Lakers. La numero 32 è quella di "Magic".
Nel corso della stagione 1995-96 i
Lakers hanno ritirato, in segno di riconoscenza e di gratitudine, il suo numero di maglia, il 32, che non indosserà più nessuno. Nell'estate del 2003, dopo l'acquisizione da parte dei Lakers di Karl Malone, Magic si era dichiarato disposto a concedere al compagno di nazionale la maglia numero 32, lo stesso che Malone aveva utilizzato per tutta la carriera; Karl però, in segno di rispetto, decise di rifiutare l'offerta e di indossare proprio il numero che aveva avuto nel Dream Team, l'11.
Dopo il suo ritiro, Johnson è stato inserito nella prestigiosa
Basketball Hall of Fame, il "tempio" del basket.

Il dramma dell'HIV

Il
7 novembre 1991 il mondo del basket e dello sport mondiale è scosso da una notizia tremenda: Magic Johnson annuncia inaspettatamente il suo ritiro, dopo essere risultato positivo al test HIV.
Dopo le sue battaglie sul campo da gioco, "Magic" continua a lottare anche fuori, partecipando attivamente alla lotta contro il virus che aveva prematuramente messo fine alla sua carriera, impegnandosi in raccolte di fondi con la "Magic Johnson Foundation", per la ricerca scientifica, e conducendo campagne di sensibilizzazione, che ebbero un forte effetto grazie alla notorietà ed alla stima di cui godeva l'ex-campione
NBA.
Ancora oggi è uno dei nomi più noti della lotta all'HIV in tutto il mondo.