martedì 26 gennaio 2010

M.J.


Una nuova chiave di lettura della vita di M.J. sull'errore. Grazie Giannicola per questa nuova versione e per questi spunti di riflessione. http://zetetesnews.blogspot.com/2010/01/m-j.html

SULLO SBAGLIARE GLORIOSAMENTE..."Quando gioco non penso a “cosa succede se sbaglio?”, ma ad essere pronto qualunque cosa accada. Bisogna restare calmi, valutare la situazione, scegliere l’opzione giusta secondo il momento ed essere positivi. E’ una parte del mio processo mentale, così come ricordare le volte in cui ho già avuto successo. Bisogna aumentare la mente con ricordi e sensazioni positive e poi lasciare che le cose vengano da sole. Ci sono momenti, quando sei stanco o non stai bene, in cui comincia una battaglia contro te stesso. Devi solo scavare più profondamente possibile e scoprire quali motivazioni hai davvero, quali erano le tue ambizioni originali. E’ una ricerca nell’anima: è facile dire “ho dato il massimo” oppure “sono stanco o malato, ora qualcun altro deve fare anche la mia parte” e sentirsi a posto con la coscienza. Non è il mio approccio e, qualsiasi cosa accada, so di dovermi dedicare alla squadra con la più piccola goccia d’energia. Ci sono aspettative incredibili su di me, ma la grande motivazione è continuare a soddisfare quelle aspettative che io stesso mi sono creato. Quelle degli altri sono spesso esagerate. Sono una persona normale che però cerca sempre di migliorarsi"
Michael Jordan

SUL PARADOSSO DEL FALLIMENTO..."Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto"
Michael Jordan


1 commento:

Marco Cantagallo ha detto...

Anch'io ne ho sbagliati di tiri, molti più di lui, ed è per questo che alla fine non ho vinto niente! ma mi sono divertito tantissimo perchè la pallacanestro è uno sport bellissimo ed ho avuto compagni di squadra fantastici, quindi se tornassi indietro lo rifarei pari pari (forse con qualche canestro in più...)