domenica 4 aprile 2010

Spirit - cavallo selvaggio


Quello che vi voglio raccontare non si legge sui libri.
Dicono che la storia del west sia stata scritta in sella ad un cavallo,
ma non è mai stata raccontata da uno di noi...almeno finora.
Io sono nato qui, in quello che avrebbero chiamato il vecchio west,
ma per quelli come me questa terra è senza età, senza inizio e senza fine,
senza limite fra terra e cielo.
Come il vento nell'erba della prateria, noi eravamo parte di questo posto,
e ne saremmo sempre stati parte.
Dicono che i Mustang siano lo spirito del west;
che quel west sia stato vinto o perso alla fine dovrete deciderlo voi.
Ma la storia che vi voglio raccontare è vera, io ero là, e me lo ricordo.
Mi ricordo il sole,e il cielo e il vento che mi chiamava per nome;
al tempo in cui i cavalli selvaggi correvano liberi.

LA TRAMA (tratto da: http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=33951) Nuovo lungometraggio animato della Dreamworks e dei creatori di Shrek, meritato successo planetario. Bastano poche sequenze per capire che Spirit non ha molto a che vedere con Shrek. Prima di tutto è realizzato con le tecniche tradizionali del cartone animato e lo si nota subito nella morbidezza dei tratti e nel movimento fluido dei personaggi. Poi non è così sopra le righe come il fortunato Shrek, ma è stato pensato come un prodotto per famiglie: è più conformista, politicamente corretto nel suo apologo ecologico. Per di più il protagonista, lo stallone Spirit, è un personaggio completamente antropomorfizzato nel modo di sentire e di agire. Lo schema è manicheo: il bene da una parte, il male dall'altro; la civiltà e la natura, l'odio e l'amore. È una sfida a Disney con un contenuto disneyano 100%. La storia è semplicissima. L'animale, nato libero e selvaggio nelle praterie erbose del West, viene condotto in cattività in un fortino di bianchi che compiono le peggiori nefandezze nei confronti dei pellerossa e della natura che li circonda. Il giovane Lakota Little Creek lo libera e lo conduce in un villaggio indiano dove l'animale incontra l'amore e ritrova il suo stato primordiale.

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