sabato 29 dicembre 2012

RIBELLE - The Brave

"Alcuni dicono che al destino non si comanda, che il destino non è una cosa nostra. Ma io so che non è così, il nostro destino vive in noi, bisogna soltanto avere il coraggio di vederlo!"


Scheda del film (tratto da mymovies.it) - La principessa Merida è tutta suo padre e poco sua madre. Coraggiosa, audace e insofferente alle regole di corte preferisce cavalcare e tirare con l'arco piuttosto che sedere a tavola composta o curare i suoi immensi capelli rossi. Costretta a sposare uno tra i pretendenti che si scontrano per la sua mano decide di sovvertire le regole e rinnegare la tradizione, subendo la conseguente ira materna.
Fuggita nei boschi per la disperazione incontra una vecchia strega che le offre un rimedio magico ai suoi problemi. Invece che acquietare i contrasti con la madre, il rimedio trasformerà quest'ultima in un orso, l'animale più odiato dal battagliero padre, quello che anni prima gli staccò una gamba.Tutto ciò che Ribelle ha da dire di originale e affascinante sui suoi personaggi, lo afferma nei primissimi minuti, in quel segmento che anticipa la comparsa improvvisa del titolo e che, come ogni prologo che si rispetti, oltre a narrare un antefatto fondamentale mette anche in scena un livello di lettura più profondo della trama. Si tratta di quell'idea allargata di coraggio intesa come l'unione di forza, ardore e sentimentalismo che esprime il titolo originale (Brave) e che in italiano dovrebbe diventare sinonimo, non si sa bene perchè, di ribellione.Quello del prologo è un luogo comune del cinema e delle favole che la Pixar ama riproporre dilatandolo, modificandolo, tradendolo e deformandolo. L'ha esteso a quasi mezz'ora in Wall-E, l'ha reso muto e dilaniante in Up ma in Ribelle (come era accaduto per Alla ricerca di Nemo) torna a una versione classica, come classico sarà tutto il resto del film.Contrariamente al resto della produzione Pixar infatti Ribelle è una favola molto canonica, che sfrutta il passaggio di età di una principessa per orchestrare un racconto di responsabilizzazione e risoluzione dei contrasti generazionali attraverso un'avventura fantastica. Se poco più di un anno fa la Disney conRapunzel aveva raccontato di una principessa che capisce di dover conquistare l'indipendenza dalla sua figura materna attraverso un atto di ribellione, ora la Pixar propone il rovescio della medaglia: una ribelle che per realizzarsi comprende di dover venire a patti con i genitori e quindi con la tradizione.Non è allora sul versante del racconto che questa volta lo studio di Lasseter riesce a stupire, quanto su quello visivo e attoriale. Merida è probabilmente il personaggio dal look più interessante degli ultimi 20 anni, dotata di una chioma rossa che da sola ne illustra la forza combattiva, la dolcezza e le asperità di carattere. Inoltre, portando avanti uno studio e una sperimentazione sull'espressività dei volti in computer grafica (rigorosamente senza uso di motion capture), Ribelle compie un ulteriore passo in avanti verso un'idea di vera e propria recitazione da parte di personaggi animati. Proprio la struttura estremamente canonica e priva di sorprese della trama mostra come nelle scene madri la qualità e la gestione dell'emotività espressa dal film passino soprattutto attraverso volti e sguardi. In un tipo di cinema (l'animazione) che non ha mai potuto puntare sulla recitazione per la veicolazione dei propri significati la Pixar, da Toy story 3 in poi, sempre di più introduce una propria visione della recitazione di personaggi disegnati al computer.Per tutti questi motivi alla fine Ribelle è un film che, analizzato al microscopio ha molte di quelle straordinarie caratteristiche tipiche del cinema perfetto della Pixar.











manca totalmente di fascino epidermico e di stratificazione narrativa se visto nel complesso.

domenica 23 dicembre 2012

tratto da "Il guardiano del faro"

"Ammiraglio ho bisogno di chiederle una cosa".
"Dimmi".
"E' cambiato molto negli anni?"
Si versò un bicchiere di Bourbon e ne bevve un sorso. "Non direi", rispose. "Non nelle cose che io ricordi. Sono più vecchio, d'accordo, con più esperienza alle spalle, ma sento di avere ancora la stessa luce di un tempo nei miei occhi. Leggo ancora poesie e mi lascio andare ai sogni. Credo ancora che la vita sia un meraviglioso gioiello che dovremmo apprezzare ogni giorno che siamo al mondo"

tratto da "Il Guardiano del Faro" - Sergio Bambarén

UBUNTU...io sono perchè noi siamo

Un antropologo propose un gioco ad alcuni bambini di una tribù africana. Mise un cesto di frutta vicino ad un albero e disse ai bambini che chi sarebbe arrivato prima avrebbe vinto tutta la frutta.
Quando gli fu dato il segnale per partire, tutti i bambini si presero per mano e si misero a correre insime, dopodiche, una volta preso il cesto, si sedettero e si godettero insieme il premio.
Quando fu chiesto ai bambini perchè avessero voluto correre insieme, visto che uno solo avrebbe potuto prendersi tutta la frutta, risposero "UBUNTU", come potrebbe uno essere felice se tutti gli altri sono tristi?"
UBUNTU nella cultura africana sub-sahariana vuol dire: "Io sono perchè noi siamo"
Abbiamo cosi tanto da imparare nella nostra "cultura occidentale civilizzata"...vero?  

Sogni... by Ligabue


sabato 22 dicembre 2012

Un Sogno VERO...


Attraverso questo blog mi piace raccontare storie di Persone. Ogni Persona ha qualcosa di speciale. Non necessariamente persone "note", ma persone che operano spesso lontano dai riflettori, persone umili, che spesso chiedono alla vita l'occasione per il riscatto. La storia che vi propongo oggi viene dal mondo del calcio e riguarda un giocatore del Pescara, Eugenio Togni (a molti questo nome non dirà molto) che ha realizzato un goal contro il Catania venerdi scorso allo scadere della partita. Un goal non solo importante ai fini del risultato, ma un goal che ha il sapore del "riscatto". Dopo questo goal il "calciatore" lascia lo spazio all'uomo che non si vergogna di manifestare la sua gioia, le sue emozioni attraverso il pianto liberatorio.... Perchè? Leggete qui di seguito... Un grazie a Marco Piccirilli per questo bellissimo racconto che sintetizza la grandezza di questo Uomo che ho avuto il piacere di conoscere.

"Un ragazzo spaurito, dallo sguardo timido e la testa bassa, in mezzo al campo, osserva la porta. Questo ragazzo, che ormai ragazzo non è neanche più, si chiama Romulo Eugenio Togni e di professione fa il calciatore. Siamo all'ultimo minuto della sfida decisiva contro il Catania, e lui sta per caricarsi sulle spalle il peso di un tiro che può forse valere mezza salvezza.
Arrivato a Pescara un giorno d'estate di un anno fa, in serie B, si è trovato a dover subire la spietata concorrenza di un altro signore di nome Marco Verratti. Sono altre le stelle che brillano nella stagione della splendida promozione in serie A, i giovani talenti di Zeman come Verratti, Insigne, Immobile; e Romulo si trova a dover convivere con lo scomodo sedile della panchina più e più volte. E' difficile farsi trovare pronto ogni volta che viene chiamato in causa e spesso gli piovono addosso critiche forse immeritate. 
Passa l'estate e lui è sempre più ai margini della squadra con Stroppa, non viene più convocato, viene messo fuori rosa e qualche volta finisce a doversi allenare da solo... Ma nonostante ciò e nonostante i tanti problemi personali è sempre stato zitto, in un angolo, mai una parola di troppo, mai un lamento, mai un problema, lavorando duramente. 
Il nuovo mister Bergodi, complici gli infortuni di Blasi, Colucci e Cascione, gli dà fiducia. E lui, all'esordio in serie A, a 30 anni, ripaga come meglio non potrebbe, dando l'anima, lottando e giocando cinque splendide partite, senza sfigurare neppure contro il Milan...Il Milan... Lui che neanche 3 anni fa giocava contro squadre del calibro del Celano e della Real Marcianise, è come un sogno...Un Sogno VERO.
E poi la liberazione, il riscatto; quel tiro che si insacca all'angolino nell'ultimo soffio della partita, e il pianto liberatorio. Un pianto a dirotto, prolungato e l'abbraccio collettivo di tutti i compagni. 
Si hai fatto goal, Romulo. Il tuo primo goal in serie A. Un goal che ha un significato particolare, dimostrando, con il tuo primo centro in serie A, a 30 anni, che il calcio non è fatto solo di mercenari, ma anche di gente come te. E Pescara ama chi mette l'anima per la propria causa...Pescara d'ora in avanti è anche un pò tua... (M.Piccirilli)

domenica 9 dicembre 2012

traguardo...

"L'errore peggiore che possiamo fare nella vita è lasciar perdere quando sappiamo tutti di avere ancora una missione da compiere. E l'obiettivo più grande è continuare a cercare finchè non abbiamo raggiunto il nostro TRAGUARDO" (Sergio Bambarén)

tratto da "Il guardiano del faro"

La Casa del cuore...

"Chiunque a un certo punto della vita mette su casa. La parte difficile è costruire una "CASA DEL CUORE". Un posto non soltanto per dormire, ma anche per sognare... Un posto dove crescere  una famiglia con amore, un posto non per trovare riparo dal freddo, ma un angolino tutto nostro da cui ammirare il cambiamento delle stagioni; un posto non semplicemente dove far passare il tempo, ma dove provare gioia per il resto della vita" (Sergio Bambarén)

tratto da "Il guardiano del faro"

ogni giorno...

"Ogni giorno è un'avventura per coloro che hanno il desiderio di viverla" (Sergio Bambarén)

tratto da "Il guardiano del faro"

domenica 25 novembre 2012

fermarla è impossibile!

"Se mettete una pallina su un piano inclinato la pallina inizia a scendere, e per quanto impercettibile sia l'inclinazione, inizia a correre e correre sempre più veloce. Fermarla, è impossibile!..." (fonte sconosciuta)

sabato 24 novembre 2012

Dettagli... di Nerio Alessandri

"Puntate sui dettagli, è così che si fanno i capolavori..." (Nerio Alessandri - Technogym)

Nerio Alessandri... (Mr Technogym)

Alcune Persone hanno un dono, un talento, un'intuizione che permettono di cambiare le nostre abitudini. Una di queste è Nerio Alessandri, ideatore e fondatore di Technogym (www.technogym.com/it/) azienda leader mondiale nel Wellness. Non solo un imprenditore di successo, ma un sognatore e visionario capace di trasformare radicalmente il concetto di fitness trasformandolo in "Wellness". "Esso è uno stile di vita (racconta Alessandri) che si esprime non solo attraverso l'attività fisica ma anche una sana alimentazione ed approccio mentale positivo...".
Chi acquista un prodotto Technogym non compra solo una "semplice attrezzatura" per l'attività fisica, ma entra in un contesto più ampio, vuole aderire e condividere una filosofia. Così come chi acquista (o acquistava) un prodotto Apple (oggi molti lo fanno per acquisire uno "status") lo fà perché ama e vuole "pensare differente" non è tanto per l'oggetto in se ma per quello che rappresenta.
Ho avuto la fortuna di vivere per due anni in Romagna vicino alla sede della Technogym e devo dire che in quella zona si respira aria di "Wellness", ed il nuovissimo "Technogym Village" ne è la naturale evoluzione.
Aziende come Techogym o Apple, non propongono sicuramente prodotti economici e non fanno del prezzo il loro "cavallo" di battaglia. I loro clienti (anch'io tra questi) si aspettano da essi altro...vogliono (vogliamo) acquistare Valore.
Di seguito vi propongo un estratto di un'intervista rilasciata a Tiziana Tripepi e pubblicata sul periodico "Millionaire" del mese di novembre 2012. Dedico questo articolo al mio amico Luca F. ed a tutti quelli che hanno un sogno da realizzare... Buona lettura.

Quasi 30 anni fa Nerio Alessandri ha rubato agli USA il primato di produttore di attrezzi per il fitness, rivoluzionando il concetto di allenamento in palestra. Technogym è sinonimo di tecnologia, innovazione e design. Ma tiene ben salde le sue origini nel territorio romagnolo, dove l'azienda è nata nel 1983.
Da dove parte la storia di Alessandri? - "Da un sogno: quello di diventare imprenditore. Avevo 22 anni e abitavo con la mia famiglia a Gambettola, un paese in provincia di Cesena. I miei genitori erano operai, io appassionato di meccanica. Mi sono diplomato in disegno industriale all'istituto tecnico e ho iniziato subito a lavorare come designer in un'azienda di packaging di frutta e verdura. Non avevo niente, se non curiosità e voglia di realizzare qualcosa di mio. Per farlo, cercavo di stare attento a tutto ciò che accadeva intorno a me".
Come è nata l'idea di progettare un attrezzo per la ginnastica? - "Fare ginnastica era il mio hobby. La sera, dopo il lavoro, frequentavo la palestra di un mio amico. Era l'inizio degli anni 80, le palestre erano luoghi piuttosto spogli, con due-tre attrezzi al massimo: chi si allenava faceva tante serie degli stessi esercizi. Parlando con il mio istruttore, mi è venuta l'idea di realizzare un attrezzo che fosse più divertente da usare. E' così che ho cominciato a progettare una macchina con i pesi attaccati, che minimizzava il carico sulla schiena e allo stesso tempo sembrava fatta quasi su misura per il corpo umano. Ogni fine settimana chiedevo a mio padre di spostare la sua 850 e mi mettevo a lavorare nel garage. Così è nato "l'hack squat".
Dal garage all'azienda: com'è nata Technogym? - "Quando ho portato il nuovo attrezzo in palestra in palestra è stato un successo: la gente faceva la fila per allenarsi. Altre palestre della zona hanno cominciato a richiedermelo, le ordinazioni si moltiplicavano, così ho iniziato a progettare nuovi modelli. Dopo un anno ho deciso di lasciare il mio "posto sicuro" di designer per intraprendere l'attività imprenditoriale. Non sapevo neanche cosa fosse una Partita Iva".
Quali difficoltà? - "Tante. Non avevamo niente, per fare le telefonate ai clienti utilizzavo una cabina telefonica a gettoni sotto casa. Prima di scendere preparavo un sacchetto di monete pronte all'uso. Ma mi animava la passione e ho gettato il cuore oltre l'ostacolo".
Come si passa da una piccola a una grande azienda? - "Ho sempre perseguitato il sogno di realizzare cose più grandi noi". Quando tutti parlavano di body building, noi portavamo avanti l'idea di fitness. Quando gli altri hanno cominciato a recepire il fitness noi abbiamo lanciato il wellness. Mentre i nostri concorrenti facevano attrezzature meccaniche, noi sperimentavamo l'elettronica e i monitor davanti ai tapis roulant".
Che cos'é il wellness per lei? - "E' uno stile di vita che si esprime non solo attraverso l'attività fisica, ma anche una sana alimentazione e approccio mentale positivo. Ed è un concetto importantissimo anche in termini economici, perchè ha forti impatti sulla spesa sanitaria.
Cosa insegna la sua storia? - "Che fortunati si diventa. Sono partito dal nulla, ma ho ricevuto qualcosa di molto importante dalla mia famiglia, il senso del dovere, lo spirito di sacrificio, la passione e l'umiltà".
La sua storia sarebbe replicabile oggi? - "Si. La congiuntura economica non è delle migliori, ma rispetto a 30 anni fa i giovani di oggi hanno molti più strumenti, soprattutto grazie alla tecnologia. Quando ho iniziato, per avere informazioni sul mercato americano e sul settore fitness, mi ci sono voluti sei mesi. Oggi basta un clic su internet".

la LEZIONE di Alessandri:
1) Corri, sii sempre un passo avanti agli altri;
2) Sfrutta il tuo talento, ma non perdere l'umiltà di imparare
3) Chiedere non costa nulla, non aver paura di proporre la tua idea
4) Sii curioso, guardati intorno: le occasioni arrivano se le cerchi
5) Non partire dall'idea di fare soldi, ma porta avanti il tuo sogno: denaro e successo arriveranno.



bisogni...

tratto da "Robots"

"...Se vedi un bisogno, soddisfalo!"

Robots

tratto da "Robots"

"...Di qualsiasi cosa tu sia fatto, puoi sempre brillare..."

giovedì 22 novembre 2012

domenica 18 novembre 2012

S.I.C. Passione e Lavoro

"Io non mi sento un eroe. Ho solo avuto la fortuna che la mia passione, cioè divertirmi e andare forte in moto, è diventata anche il mio lavoro" (Simoncelli)

venerdì 16 novembre 2012

Leadership... di R.Messner

tratto da "Spostare le montagne" di Reinhold Messner

"Un team ha sempre qualcuno che lo dirige, spesso in modo tacito. La guida è assunta dalla personalità fisicamente e psicologicamente più forte".

"Nell'alpinismo il team work e la leadership assumono ruoli importanti"

"La guida può passare da una persona da una persona all'altra. Chi dirige assume energie dagli altri: anche per questo gli risulta più facile"

"Coloro che hanno successo nelle imprese estreme non sono nè degli eletti fra gli impavidi nè abili nel rimuovere le paure. Imparano soltanto a conservare il coraggio e la paura in equilibrio, quali metà di ugual peso d'un tutto indivisibile. Chi considera la paura un'onta e il coraggio un ideale non campa a lungo"

giovedì 15 novembre 2012

"Piove, clima ladro"

Qualche giorno fa in un post intitolato "Una scomoda verità" riprendevo una riflessione dal documentario di Al Gore di qualche anno fa sui cambiamenti climatici. Mi facevo delle domande, senza poter dare risposte certe. Le perturbazioni che in questi giorni stanno colpendo l'Italia e gli Stati Uniti ci fanno riflettere. Ringrazio l'amico e collega Gianpiero che oggi mi ha segnalato questo articolo. Buona lettura


tratto da:l'editoriale del Foglio del 12 novembre.



Piove, clima ladro

Succede sempre, a novembre, ma per gli esperti è colpa del caldo

Come ogni autunno, piove, spesso purtroppo con effetti drammatici come in questi giorni. Eppure, da qualche anno a questa parte, questa evidenza meteorologica è diventata problema insormontabile, emergenza inaspettata, fonte di polemiche e speculazioni più o meno scientifiche. Che in questo periodo dell’anno sulla nostra penisola cadano diversi millimetri di pioggia non è una novità degli ultimi tempi, basta andare a cercare notizie di alluvioni negli ultimi cinquanta-sessant’anni, così come è noto che queste piogge provocano danni su un territorio fragile come quello italiano. Prevenzione, pulizia degli alvei dei fiumi, monitoraggio costante del territorio e minore cementificazione sono argomenti che negli articoli di giornale e nelle parole degli esperti vengono però sempre dopo spiegazioni poco scientifiche sulle cause delle piogge: gli eventi estremi sono aumentati di numero e intensità, dicono, per colpa del riscaldamento del mare Mediterraneo, riscaldamento dovuto ai cambiamenti climatici. Peccato che chiunque può verificare on line, sul sito dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che la temperatura della fascia di mar Tirreno che bagna le zone interessate dalle alluvioni in questi giorni è addirittura un po’ più bassa della media. E dunque se si deve cercare un elemento che faccia sospettare – in mancanza di dati definitivi – che l’evento sia più forte del solito, di sicuro non è il mare.
Se anche fosse il contrario, però, non c’è prova scientifica che relazioni con certezza la temperatura dei mari con l’aumento degli eventi estremi, che peraltro si verificano anche con mari più freddi. L’affermazione secondo la quale  le precipitazioni sarebbero aumentate negli ultimi anni ha poi la stessa base “scientifica”: che in Italia piova, quanto e dove lo sappiamo con certezza soltanto da una decina d’anni, da quando cioè si è cominciato a monitorare e misurare il territorio costantemente, e dieci anni sono pochi per tirare le somme e fare un paragone con il passato. Al solito, in Italia mancano troppi dati per trarre conseguenze con valore scientifico. E la memoria spesso inganna. Un esempio? Fabro, allagata in questi giorni, aveva subito la stessa sorte soltanto una volta negli ultimi decenni: nel 1966, quando Firenze fu alluvionata. Quando i cambiamenti climatici non erano ancora neanche nella mente di Al Gore.

lunedì 12 novembre 2012

La fine....di P.Coelho

"Bisogna sempre sapere quando una fase giunge alla fine. Concludere un ciclo, chiudere un uscio, terminare un capitolo: non importa come lo si definisca, ciò che conta è lasciare nel passato quei momenti di vita che sono finiti" (Paulo Coelho)

sabato 10 novembre 2012

AIR...


Un cane speciale...

Il proprietario di un negozio di animali stava affiggendo alla vetrina un cartello con scritto VENDITA CUCCIOLI, quando comparve un bambino.
"A quanto li vende i cuccioli?" chiese.
L'uomo rispose al ragazzino che non intendeva lasciarli per meno di 50 dollari l'uno.
Il  ragazzo si frugò nelle tasche, estrasse qualche moneta, guardò il proprietario del negozio e disse: "Ho 2 dollari e 37 centesimi. Posso vederli?"
Il padrone del negozio sorrise e fischiò. Dal corridoio una cagnolina di nome Lady arrivò correndo lungo il corridoio, seguita da cinque batuffoli pelosi. Uno dei cuccioli era rimasto indietro.
Immediatamente il bambino domandò del cucciolo claudicante.
"Cos'ha che non va quel cagnolino?".
"Il veterinario ci ha detto che ha dei problemi all'articolazione dell'anca", spiegò il proprietario del negozio. "Zoppicherà sempre cosi".
"Voglio comprare quello" disse subito il ragazzino.
Il padrone del negozio replicò: "No quel cane non lo devi comprare. Se davvero lo vuoi te lo regalo"
Il bambino si avvicinò al viso dell'uomo e gli disse rabbioso: "Io non voglio che me lo REGALI. Quel cagnolino vale come quanto gli altri cuccioli e pagherò il prezzo intero. Adesso le do 2 dollari e 37 centesimi, e le darò 50 centesimi al mese finchè avrò raggiunto tutta la cifra!"
Il proprietario del negozio insistette: "No, no, no. Non puoi volere quel cane. Non sarà mai capace di correre e saltare e giocare come gli altri cani".
per tutta risposta il bambino sollevò il pantalone sinistro, per mostrare una gamba deforme sostenuta da due tutori di acciaio.
"Vede signore", disse "nemmeno io corro molto bene e quel cucciolo ha bisogno di qualcuno che lo capisca". - (Dan Clark)

domenica 4 novembre 2012

Una "scomoda" verità...(realtà o leggenda metropolitana?)

"Il più terrificante film che abbiate mai visto". Questa è la tagline del film documentario "Una scomoda verità" sul problema del riscaldamento globale, avente quale protagonista l'ex vicepresidente degli USA, Al Gore. Il film è uscito in Italia nel 2007 ma io, seppur ne ho sentito parlare da diverso tempo, l'ho visto solo qualche giorno fa. Un documentario che mi ha scosso profondamente, in quanto parla del futuro del nostro pianeta: La Terra. 
Dopo averlo visto, ho deciso di documentarmi al riguardo ed ho fatto un pò di ricerche su internet: video, articoli, interviste. Da qui è nato il titolo di questo post: Una "scomoda" verità...(realtà o leggenda metropolitana?). Ebbene si è proprio questa la domanda che un "uomo comune" come me si pone. A chi affidarsi per scoprire la verità? Esiste una verità? Ai mass media? Ai governi? Alle multinazionali? Agli scienziati? Purtroppo, spesso l'Uomo è mosso da interessi quindi le categorie sopracitate potrebbero affermare "tutto e il contrario di tutto" 
In questo piccolo post mi limito a riportare alcune informazioni che possono aiutarci a comprendere meglio il fenomeno climatico che ci sta colpendo. Nel documentario si darà la colpa del riscaldamento globale all'opera dell'uomo ed al suo inquinamento, nelle interviste e nei video questa teoria verrà negata a favore di altre. 
Oggi il mondo teme il riscaldamento globale, negli anni 70 il mondo aveva paura di una nuova era glaciale. Una cosa è certa, il clima sta cambiando e anche l'Uomo ha le sue responsabilità. Alla fine del post alcuni piccoli consigli che possiamo mettere in pratica nel nostro quotidiano per limitare l'inquinamento globale. Buona lettura, buona visione e... buona riflessione...


"UNA SCOMODA VERITA'" (tratto da Wikipedia) - è un film-documentario sul problema mondiale del riscaldamento globale, diretto da Davis Guggenheim, e avente quale protagonista l'ex vicepresidente degli Stati Uniti d'AmericaAl Gore. Si basa in larga parte su una presentazione multimediale Keynote creata da Gore e da lui utilizzata per molti anni durante la sua campagna di informazione sui cambiamenti climatici. Il film fu presentato per la prima volta al Sundance Film Festival del 2006 e proiettato a New York e Los Angeles il 24 maggio dello stesso anno. Ha vinto ilpremio Oscar 2007 come miglior documentario e per la migliore canzone originaleSia Gore, sia la Paramount Classics, distributrice del film, si sono impegnati a continuare in futuro la realizzazione e la diffusione di altri documentari per la campagna di sensibilizzazione sul riscaldamento globale. An Inconvenient Truth passa in rassegna i dati e le previsioni degli scienziati sui cambiamenti climatici, inframmezzato da eventi della vita personale di Gore. Attraverso una presentazione diffusa in tutto il mondo, Gore riesamina la posizione degli scienziati, discute le implicazioni politiche ed economiche della catastrofe, e illustra le probabili conseguenze del riscaldamento del pianeta se non si interverrà immediatamente e a livello globale per ridurre le emissioni di gas serra. Il film integra scene in cui vengono confutate le tesi di coloro che sostengono che il riscaldamento globale sia una falsa minaccia. Per esempio, Gore discute dei rischi che comporterebbe lo scioglimento dei ghiacci Antartici e dellaGroenlandia,come l'innalzamento delle acque oceaniche di circa 6 metri, che costringerebbe oltre 100milioni di persone ad abbandonare la propria terra. I ghiacci sciolti della Groenlandia, a causa della loro minore salinità, potrebbero interrompere la Corrente del Golfo e scatenare un drammatico calo delle temperature in tutto il nord Europa. Nell'impegno a spiegare il fenomeno del riscaldamento globale, il film mostra le variazioni di temperatura e dei livelli di CO2 nell'atmosfera negli ultimi 600.000 anni. L'Uragano Katrina viene preso come esempio di ciò a cui stiamo andando incontro se la società continuerà di questo passo. Al Gore suggerisce che lo sviluppo economico possa conseguire solo dal benessere della popolazione, mostrando ad esempio il cattivo andamento di General Motors rispetto a Toyota in relazione al diverso atteggiamento dei corrispondenti paesi verso il protocollo di Kyōto. Viene menzionata anche l'esplosione demografica e la conseguente scarsità di risorse pro capite. Il documentario si conclude con Gore che osserva come gli effetti tragici del riscaldamento globale possano essere scongiurati attraverso una cooperazione a livello globale, e una serie di comportamenti dei singoli individui, per ridurre le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera. Gore invita anche tutti gli spettatori del documentario ad agire, con una serie di abitudini che possono aiutare a combattere il problema.
Le basi scientifiche su cui lo studio e la presentazione di Gore si fondano - cioè che il riscaldamento globale è un fenomeno reale e grave, e dovuto in massima parte alle attività umane - sono confermate da molteplici ricerche.

Gore stesso mostra nel film vari studi, dati e ricerche che confermano quanto affermato dal film:
  • La ritirata dei ghiacciai è mostrata attraverso una serie di foto scattate in anni diversi.
  • Uno studio condotto da ricercatori dell'università di Berna dell'istituto di Fisica e il European Project for Ice Coring in Antarctica che mostrano i dati raccolti nei ghiacci dell'Antartide che rivelano come le concentrazioni di anidride carbonica siano di gran lunga superiori a qualsiasi altro periodo negli ultimi 650.000 anni.
  • Un sondaggio del 2004 su una serie di articoli di riviste scientifiche redatti tra il 1993 e il 2003. Il sondaggio sostiene che la totalità degli articoli è d'accordo sulle origini umane del riscaldamento globale o semplicemente non si esprime.[
Tuttavia, nell'editoriale del 26 giugno 2006 del Wall Street Journal, il prof. Richard S. Lindzen del MIT critica il film di Gore e mette in dubbio quanto da lui affermato. Un giudice dell'Alta Corte inglese ha stabilito che il film An Inconvenient Truth è «largamente accurato», ma «in un contesto di allarmismo ed esagerazione»; inoltre, per la presenza di accuse di immobilismo all'amministrazione Bush «non è solo un documento scientifico, è un film politico». Vengono anche evidenziate presunte incongruenze scientifiche e rilevando 9 principali errori commessi nel giungere ad alcune conclusioni. 
Al Gore è polemico anche con i mass media che spesso credono che sia possibile cambiare la realtà e guidare l'opinione pubblica, piuttosto che avere l'obiettivo di rivelare la verità. Egli mostra come tutti gli articoli scientifici concordino che sia in atto un cambiamento climatico, solo lo 0,1% è di opinione diversa, mentre se questa percentuale si rivolge ai media appare come il 53% dei media mostrino che niente sta cambiando e che i fenomeni attuali sono solo occasionali. Questa è la verità negata e nascosta da quei media pilotati dalle lobby e dalla politica che non fanno che creare confusione. Al Gore presenta dati e testimonianze a sostegno del fatto che la lobby del petrolio abbia perpetrato molteplici casi di frode scientifica, modificando articoli scientifici anche contro l'opinione del loro autore, esercitando pressioni indebite sugli scienziati e sui centri di ricerca, al fine di insinuare nel pubblico il dubbio sulla fondatezza scientifica dell'emergenza del riscaldamento globale.


IL TRAILER DEL FILM "UNA SCOMODA VERITA'"

RISCALDAMENTO GLOBALE LA GRANDE BUFALA (servizio andato in onda a Matrix canale 5)

1° parte

2° parte


RISCALDAMENTO GLOBALE

1° parte

2°parte

3° parte

4° parte

5° parte


ALCUNI PICCOLI CONSIGLI PER LIMITARE I DANNI DELL'INQUINAMENTO:
tratto da: www.riscaldamentoglobale.it


Qui c'è una lista di 50 consigli: cinquanta semplici cose che ognuno di noi può fare per combattere il fenomeno del Riscaldamento Globale. La maggior parte di queste idee non comportano alcun costo, alcune altre richiedono invece un piccolo sforzo o investimento, ma possono far risparmiare un sacco di soldi nel medio-lungo periodo (non solo grazie agli ecoincentivi).
  1. Sostituisci le lampadine a incandescenza con lampadine fluorescenti
    Le lampadine fluorescenti compatte usano il 60% di energia in meno rispetto ai classici bulbi a incandescenza. Per ogni lampadina a risparmio energetico che ne sostituisce una tradizionale, nell'atmosfera vengono immessi 136 kg di CO2 in meno ogni anno.
    Inoltre, grazie agli incentivi statali alcune aziende addirittura regalano lampadine a basso consumo, per cui potete anche averle gratis (contattate Enel o Legambiente per saperne di più).
  2. Installa un termostato programmabile
    Programma i termostati per mantenere una temperatura non eccessiva: essi moduleranno l'aria calda e fredda in base al sensore termico, e manterranno il clima gradevole.
  3. Alza il termostato di 2° in estate e abbassalo di 2° in inverno 
    Quasi metà dell'energia che usiamo in casa se ne va per il riscaldamento o il condizionamento dell'aria. Puoi risparimare quasi una tonnellata all'anno di CO2 con questo piccolo accorgimento.
  4. Pulisci o sostituisci i filtri della cappa e del condizionatore
    Pulire un filtro della cappa della cucina o del condizionatore fa risparmiare circa 160 chili di anidride carbonica ogni anno.
  5. Acquista solo apparecchiature ad alta efficienza energetica
    Scegli elettrodomestici di Classe A (sul sito dell'ENEA trovi la guida alle classi di risparmio energetico in PDF) per la tua casa, e per i prodotti da ufficio consulta la banca dati Energy Star.
  6. Non lasciare le apparecchiature elettriche in stand-by 
    Usa il bottone di spegnimento presente sull'apparecchio. Un televisore acceso per 3 ore al giorno (il tempo che gli europei passano in media davanti alla TV) e lasciato in stand-by per le rimanenti 21 ore, usa circa il 40% dell'energia nella modalità stand-by.
  7. Spegni le luci quando non ci sei 
    Non tenere le luci accese nelle stanze dove non c'è nessuno, e se hai un negozio o un'attività commerciale, non lasciare l'illuminazione attiva quando il negozio è chiuso.
  8. Stacca i trasformatori dei caricabatterie
    I trasformatori elettrici del modem, del caricabatterie per cellulari, e di molte altre apparecchiature, rimangono sotto tensione ed assorbono energia anche quando l'apparecchio è spento o scollegato. Ognuno di questi trasformatori consuma da 1 a 5 watt: supponendo che in una casa ce ne siano una dozzina, semplicemente staccandoli dalla presa di corrente quando non ne hai bisogno potresti risparmiare 40 € all'anno sulla bolletta.
  9. Usa le batterie ricaricabili invece delle pile usa e getta 
    Un set di pile ricaricabili ad alta capacità costa circa due volte e mezzo un normale blister di pile stilo o mini-stilo, compreso il caricabatterie. Dopo sole tre ricariche, avrai già riassorbito l'investimento iniziale, e risparmierai il costo di produzione e smaltimento delle pile usa e getta. Potrai ricaricarlericaricare centinaia di volte prima che perdano efficienza. Usale per telecomandi, fotocamere, lettori Mp3, tutto ciò che va a batterie.
  10. Cambia monitor e televisori a tubo catodico con un LCD
    I monitor e gli schermi LCD consumano fino a 6 volte in meno rispetto ai tradizionali CRT, o tubo catodico. Costano poco ormai, e la qualità visiva degli schermi a cristalli liquidi è nettamente superiore.
  11. Avvolgi un panno di tessuto isolante attorno al boilerRisparmierai mezza tonnellata di CO2 con questo semplice accorgimento. Puoi risparmiare altri 250 chili di anidride carbonica all'anno impostando il termostato non oltre i 50°C.
  12. Non fare uscire il calore dalla casa per molto tempo 
    Quando cambi l'aria, spalanca le finestre e lasciale aperte solo per pochi minuti. Se lasci solo uno spiraglio aperto per tutto il giorno, l'energia necessaria per mantenere caldo l'interno nei mesi freddi causerà l'emissione di una tonnellata di CO2
  13. Metti i doppi vetri alle finestre 
    Questo richiede un piccolo investimento iniziale, ma la tua casa sarà più calda a parità di energia e ciò ripagherà la spesa nel lungo termine. Pensa che potrai risparmiare fino al 70% di energia.
  14. Sposta il frigorifero ed il congelatore 
    Se il frigo o il freezer sono vicino al forno o in una stanza calda, consumano molta più energia.
  15. Sbrina regolarmente i vecchi frigoriferi ed i congelatori
    Un frigorifero o un freezer sbrinato hanno un'efficienza energetica maggiore. Meglio ancora se puoi sostituirli: i nuovi modelli di frigorifero hanno dei cicli automatici di sbrinamento e sono circa due volte più efficienti rispetto ai predecessori.
  16. Non tenere aperto il frigorifero a lungo
    Non aprire il frigo più volte: prendi in una volta sola tutto ciò di cui hai bisogno, e poi richiudilo velocemente. La temperatura all'interno non subirà sbalzi (conservando meglio il cibo) e ridurrai l'incidenza del fenomeno del brinamento sulle pareti interne.
  17. Metti un coperchio sulle pentole quando cucini
    Così facendo, il cibo raggiungerà più in fretta la temperatura necessaria e risparmierai energia preparando il pranzo. Le pentole a pressione sono ancora più efficienti: fanno risparmiare fino al 70%.
  18. Usa lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico
    Se devi usarle quando non sono piene, usa il programma a mezzo carico o il programma economico. Non c'è nemmeno bisogno di impostare temperature troppo alte: i detergenti moderni sono così efficaci che lavano bene abiti e piatti anche a basse temperature.
  19. Usa gli elettrodomestici fuori dalle ore di punta
    Nei giorni festivi, nelle ore serali e notturne, l'energia elettrica costa meno, perché c'è meno richiesta. L'energia elettrica è un bene che va prodotto nello stesso istante in cui viene consumato, quindi il prezzo sale nei momenti di maggiore consumo. Servono più centrali per assorbire i momenti di picco, ma se la domanda fosse meglio distribuita nel tempo, basterebbero meno centrali elettriche.
  20. Asciuga i panni all'aria aperta o sugli stendini 
    L''asciugatura all'aria aperta o in un locale areato è preferibile a quella delle asciugatrici, per il risparmio di energia (circa 500 KwH all'anno) e per il notevole vantaggio economico che comporta (90 Euro per una famiglia di 4 persone).
  21. Fà una doccia invece di un bagno 
    Una doccia richiede circa un quarto dell'acqua, e dell'energia per scaldare la stessa, rispetto ad un bagno. Per massimizzare il risparmio, installa un diffusore per la doccia a risparmio energetico: oltre all'energia risparmierai anche l'acqua, che è un bene prezioso.
  22. Usa i diffusori a risparmio energetico per i rubinetti 
    Sia in bagno che in cucina. Sempre grazie agli incentivi statali, non sarà difficile trovare aziende che regalano diffusori a risparmio energetico. Con un diffusore risparmi non solo acqua, ma anche energia quando l'acqua è calda (ne usi di meno).
  23. Ricicla i rifiuti in casa 
    Puoi risparmiare un'altra tonnellata di anidride carbonica ogni anno se inizi ariciclare i rifiuti che generi (tipicamente carta, vetro, lattine ed imballaggi di plastica)
  24. Ricicla i rifiuti organici 
    Circa il 3% delle emissioni dei gas serra sono rilasciate attraverso la decomposizione dei rifiuti biodegradabili. Riciclando l'organico (o compostandolo se hai un giardino), puoi contribuire ad alleviare questo problema. Assicurati che il compostaggio sia corretto, con sufficiente ossigeno, altrimenti il compost rilascerà metano e cattivi odori.
  25. Compra in modo intelligente 
    Una bottiglia da 2 litri richiede meno energia per essere prodotta, e produce meno rifiuti di una bottiglia da un solo litro.
    Inoltre, compra prodotti di carta riciclata: essi richiedono dal 70% al 90% di energia in meno per essere prodotti, ed in più preserverai le foreste.
  26. Scegli i prodotti con il minimo imballaggio, e acquista le ricariche quando puoi
    Abbatterai anche i costi di produzione e l'utilizzo di energia: un altro aiuto contro il riscaldamento globale.
  27. Riutilizza le buste della spesa 
    Quando fai la spesa, risparmia denaro e rifiuti portando con te sacchetti non monouso, invece di accettarli dal supermercato. I rifiuti plastici non solo liberano anidride carbonica e metano nell'atmosfera, ma possono anche inquinare l'aria, il terreno e le falde acquifere.
  28. Produci meno rifiuti 
    La maggior parte dei prodotti che compriamo causano l'emissione di gas serra in un modo o nell'altro, durante la produzione o la distribuzione. Se porti con te il tuo pranzo in un contenitore lavabile, risparmi l'energia necessaria a produrre nuovi contenitori usa e getta.
  29. Pianta un albero 
    Un solo albero assorbe mediamente una tonnellata di diossido di carbonio nel suo ciclo vitale. E rinfrescandoti all'ombra degli alberi potrai ridurre le spese per l'aria condizionata dal 10 al 15%.
    Legambiente ed ImpattoZero ti forniranno informazioni su come piantare alberi nella tua città o riforestare altre aree.
  30. Passa all'energia pulita 
    In molte città, puoi cambiare fornitore di elettricità e sceglierne uno che produca l'energia da fonti pulite e rinnovabili. Sono previsti degli incentivi fiscali per chi acquista impianti casalinghi per la produzione di energia pulita, e se la produci tu stesso (attraverso per esempio i pannelli solari) puoi anche guadagnare reimmettendo in rete l'energia in eccesso.
  31. Acquista alimenti prodotti localmente
    Gli ingredienti di un pasto in Europa viaggiano mediamente per oltre 1.200 km prima di arrivare sul tuo piatto. Acquistare frutta, verdura, carne e pesce prodotti nelle vicinanze della tua città aiuteranno a risparmiare sul carburante e faranno girare l'economia nella tua comunità.
  32. Compra prodotti freschi invece dei surgelati 
    I surgelati richiedono circa 10 volte più energia dei cibi freschi per essere confezionati.
  33. Consuma cibo BIOlogico
    I terreni coltivati organicamente catturano e trattengono molta più anidride carbonica rispetto alle coltivazioni industriali. Se coltivassimo biologicamente tutta la frutta e la verdura che consumiamo, potremmo togliere miliardi di tonnellate di diossido di carbonio dall'atmosfera!
  34. Mangia meno carne 
    Il metano è il secondo gas serra per quantità, e le vacche sono tra le più grandi produttrici di metano al mondo. La loro dieta erbivora e gli stomaci multipli causano la produzione di metano, che viene esalato ad ogni respiro.
  35. Fai meno chilometri in macchina: usa la bici o i trasporti pubblici
    Evitando un tragitto di 10 km al giorno in auto per 5 giorni a settimana, puoi eliminare fino a 8 tonnellate di anidride carbonica all'anno! Usa i trasporti pubblici per andare al lavoro, o vai in bici o a piedi (ci guadagni anche in salute).
  36. Inizia a condividere l'auto con i tuoi colleghi
    Condividere il tragitto in auto con un'altra persona per soli 2 giorni a settimana ridurrebbe le tue emissioni di anidride carbonica di circa 700 chili all'anno, per un tragitto medio casa-lavoro o casa-scuola. Pensa a quanto si risparmierebbe se condividessi l'auto per cinque o sei giorni con 3 o 4 persone! I lombardi sono invitati a consultare il sito dell'organizzazione Car Pooling Lombardia.
  37. Non lasciare rastrelliere e portapacchi sul tettuccio
    Portapacchi e rastrelliere portabici e portasci lasciati sul tetto dell'auto aumentano la resistenza aerodinamica: si consuma più carburante e le emissioni di diossido di carbonio aumentano anche al 10%. Meglio toglierli quando non si utilizzano.
  38. Mantieni in efficienza l'automobile 
    La manutenzione regolare aiuta a mantenere l'efficienza energetica e a ridurre le emissioni. Sostituisci il filtro dell'aria e rabbocca l'olio ogni 20.000 km, evita che la marmitta arrugginisca, e fai il tagliando regolarmente.
  39. Guida senza sbalzi e risparmia la benzina
    Puoi ridurre le emissioni migliorando il tuo stile di guida: usa le gomme adatte, non accelerare a fondo, mantieni la velocità costante, quando è possibile usa il freno motore invece del freno a pedali e spegni sempre il motore quando il veicolo resta fermo per più di un minuto. Perfezionando lo stile di guida puoi risparmiare sia sul carburante che sulla manutenzione dell'auto.
  40. Controlla spesso che la pressione delle gomme sia appropriata 
    Una pressione delle gomme ottimale può abbattere il consumo di carburante di oltre il 3%. Poiché ogni litro di benzina in meno risparmia 34 chili di anidride carbonica all'atmosfera, ogni miglioramento nell'efficienza del carburante fa la differenza!
  41. Quando è ora di cambiare l'auto, scegli un veicolo a bassi consumi
    Potresti risparmiare quasi 2 tonnellate di diossido di carbonio all'anno se la tua nuova auto facesse 5 chilometri in più con un litro. E le auto ibride, a metano e a GPL, e le più moderne auto elettriche e a idrogeno sono quelle con i consumi più bassi, e con gli ecoincentivi risparmi ancora di più.
  42. Sfrutta il car sharing
    Hai bisogno dell'auto ma non vuoi comprarne una? Le organizzazioni di car sharing mettono a disposizione la macchina, in cambio di una quota di iscrizione che copre carburante, manutenzione e assicurazione. Organizzazioni come Iniziativa Car Sharing o Car Sharing Italia sapranno darti tutte le informazioni. Per i viaggi occasionali, prova Autostop.it.
  43. Prova il telelavoro da casa 
    Il tele lavoro da casa può ridurre drasticamente il numero di chilometri percorsi in auto. Se è possibile, prova ad ottenere di lavorare da casa tua.
  44. Evita i voli aerei
    I viaggi aerei producono enormi quantità di emissioni: viaggiando meno in aereo, anche di soli uno o due voli, ridurrà significativamente le tue emissioni.
  45. Usa un motore di ricerca a sfondo nero
    Il monitor del tuo compurer usa molta meno energia se visualizza pixel neri invece che bianchi. Puoi usare Blackle per eseguire le tue ricerche in Google usando uno sfondo nero e risparmiando energia.
  46. Incoraggia la tua scuola, il tuo comune o la tua azienda a ridurre le emissioni
    Puoi estendere la tua influenza positiva sul surriscaldamento globale molto oltre le tue azioni personali, incoraggiando le associazioni che frequenti ad abbattere la propria impronta ecologica.
  47. Vota per chi sostiene le politiche ambientali 
    Fai sentire la tua voce attraverso il voto: in cabina elettorale, dai la tua preferenza alle organizzazioni politiche che hanno a cuore sul serio le tematiche ambientali, e che in passato hanno dimostrato di agire nell'interesse dell'ecosistema.
  48. Proteggi le foreste e i polmoni verdi
    Le foreste giocano un ruolo fondamentale contro l'effetto serra, in quanto trattengono laCO2. Quando le foreste vengono bruciate o tagliate, l'anidride carbonica che contengono viene rilasciata nell'atmosfera: la deforestazione contribuisce per il 20% alle emissioni di diossido di carbonio. Diventa un attivitsta di Greenpeace per sostenere le politiche contro la deforestazione.
  49. Considera l'impatto dei tuoi investimenti 
    Se sei un investitore o un imprenditore, dovresti considerare l'impatto che i tuoi investimenti e i tuoi risparmi possono avere sul riscaldamento globale. E poi è anche una questione di immagine. Iniziative come AzzeroCO2 eImpattoZero possono aiutarti ad azzerare il bilancio delle emissioni della tua attività.
  50. Condividi questa lista!
    Invia questa pagina via e-mail a tutti i tuoi amici! Diffondi la lista ed aiuta le persone a fare ognuna la propria parte: più persone riuscirai a convincere, più grande sarà stato il TUO aiuto per salvare il pianeta (ricordati però di agire in prima persona).

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