giovedì 1 marzo 2012

James Dyson ed il mondo del lavoro


Ognuno di noi in passato (qualcuno anche ora) si è trovato nella posizione di "cercare lavoro"; uso le virgolette, perchè ritengo, come ho letto e condiviso qualche anno fa che "cercare un lavoro è un lavoro" nel senso che ci si deve dedicare con impegno, costanza e determinazione; è un percorso che può durare anche tanto tempo.
Per altre persone, ed in alcune circostanze anche per me, parte del lavoro sta appunto nella "ricerca e selezione del personale", siamo cioè chiamati a valutare delle persone che dietro una candidatura, sperano e desiderano una nuova opportunità professionale, magari in contesti e mansioni diverse, con nuovi stimoli, nuovi sogni e nuove speranze.
Spesso i selezionatori si concentrano su profili che possono essere (o potrebbero essere) "SUBITO OPERATIVI". Ma cosa vuol dire?
Ci si sofferma a cercare persone che provengono da aziende concorrenti...perchè?
Personalmente ritengo (e ne ho le prove) che queste persone, spesso, non hanno "l'umiltà giusta" per ripartire in un contesto "SIMILE MA NON UGUALE AL PRECEDENTE". Si sentono arrivati e con nulla più da imparare; questa "superbia professionale" va spesso a discapito della nuova azienda.
I selezionatori si soffermano sul curriculum analizzando più IL COSA SI E' FATTO IN PASSATO piuttosto che SU QUALI MOTIVAZIONI SPINGONO IL CANDIDATO VERSO UNA NUOVA ESPERIENZA PROFESSIONALE.
Qualche mese fa avevo voglia di scrivere un post su questo argomento, però mi mancava "qualcosa"...Quel "qualcosa" è arrivato attraverso le parole di James Dyson (clicca qui per scoprire chi è), pensiero tratto dal libro "Pensare come Steve Jobs"

"...il problema è che esistono reparti risorse umane e cacciatori di teste e che ci sono moduli da riempire; così chi si occupa delle assunzioni cerca di reclutare persone che rispondano a criteri espressi in quei moduli. Mi batto ogni giorno contro questo tipo di mentalità, contro questa idea che, quando si assume qualcuno, lo si fa in base all'esperienza che ha avuto nel settore che ci interessa. Esiste un pessimo modo di dire: "essere subito operativi". Odio questo concetto. In alcuni casi la persona assunta potrebbe anche esserlo, ma nella maggior parte delle situazioni l'esperienza pregressa non è quella richiesta e ci sarà bisogno di una nuova formazione. Perciò preferisco assumere direttamente chi ha appena terminato l'università o chi è stato impiegato in un altro settore ma è riuscito a realizzare un lavoro interessante. E' molto difficile convincere gli addetti alle assunzioni a pensarla in questo modo". (James Dyson)

tratto da "Pensare come Steve Jobs" di Carmine Gallo

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